Salva-Berlusconi, la sinistra Pd contro Renzi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Ritengo che sarebbe stato e sarebbe tuttora più convincente, e anche più utile al Paese visto che la lotta all'evasione è in cima alle priorità del governo, se il provvedimento fosse ripulito ed emanato nell'immediato". Gianni Cuperlo, interpellato da Affaritaliani.it, commenta così la decisione del premier Matteo Renzi di rimandare al 20 febbraio il Consiglio dei Ministri sul decreto fiscale dopo le polemiche per la cosiddetta norma 'salva-Berlusconi'.
"Se davvero, come viene segnalato, si è trattato di una svista, di un errore e non si riesce a trovare bene chi abbia inserito quella norma, allo stesso modo l'operazione della cancellazione dovrebbe essere fatta immediatamente". Davide Zoggia, esponente della minoranza Pd, intervistato da Affaritaliani.it, critica il premier sul decreto fiscale e sulla cosiddetta norma 'salva-Berlusconi'. "Non si capisce perché bisogna aspettare il 20 febbraio. Questo significa un mese e mezzo di fibrillazione sia a livello mediatico sia a livello delle forze politiche. Un mese e mezzo di fibrillazione inutile in un momento in cui stiamo approvando la nuova legge elettorale al Senato, la riforma costituzionale e l'elezione del presidente della Repubblica nelle prossime settimane. Non si capisce perché si debba tenere questo clima di fibrillazione".
Questa vicenda è legata all'elezione del nuovo presidente della Repubblica? "Se fosse così sarebbe un errore clamoroso. Sarebbe sbagliatissimo e darebbe fiato a tutti coloro i quali dicono che nel Patto del Nazareno non c'era soltanto il tema della riforma costituzionale ma c'erano anche altri temi. Cosa che invece è sempre stata smentita. Quindi per non dar fiato a queste voci gli atteggiamenti devono essere conseguenti. Altrimenti è chiaro che il pensiero va su un accordo complessivo fatto con Berlusconi e non solo sulle riforme".
Salvacondotto per Berlusconi dopo il Quirinale? "Non voglio dire salvacondotto, ma è evidente che se si amplia così tanto la gamma degli accordi e si parla anche di questo sorgono dei dubbi. L'impegno che ci siamo presi con il governo Renzi è quello di riformare il Paese e rilanciare l'economia. L'obiettivo era ed è soprattutto un altro. Dov'è la discontinuità, dov'è la rottura rispetto a molte critiche che sono state rivolta anche a noi nel passato? In questo senso credo che serva una presa di posizione immediata e spero che nelle prossime ore il presidente del Consiglio e segretario del partito agisca di conseguenza".