Manovra, il Pd 'silura' il governo: "Continua a litigare senza rimediare ai tanti pasticci. Non una risposta ai problemi dell’Italia""

"Meloni e Giorgetti sembrano convinti che la promozione di Moody’s basti a raccontare un Paese in ripresa. La verità è totalmente diversa"

"Dopo l’ennesimo vertice a Palazzo Chigi, la maggioranza prova a mostrare compattezza, ma la verità è che continua a litigare senza riuscire a rimediare ai tanti pasticci di questa Legge di Bilancio. L’accordo annunciato ieri su alcuni punti è l’ennesima toppa messa in extremis, mentre il Tesoro brancola alla ricerca di un miliardo di coperture aggiuntive e la manovra resta un coacervo di norme scritte male e potenzialmente molto problematiche". Lo afferma ad Affaritaliani il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico, all'indomani del vertice di governo e maggioranza sulla manovra economica per il 2026.

"Nel frattempo - sottolinea l'esponente Dem - l’iter in Commissione Bilancio del Senato procede a rilento: oltre cento emendamenti sono stati bocciati, le destre si impantanano tra condoni edilizi, oro di Bankitalia, norme sui pacchi extra-Ue e mini-marchette di partito, ma continuano a ignorare del tutto la situazione reale delle famiglie e delle imprese italiane".

"Meloni e Giorgetti sembrano convinti che la promozione di Moody’s basti a raccontare un Paese in ripresa. Purtroppo la verità è totalmente diversa: l’economia è ferma, i consumi ristagnano, gli investimenti arretrano e questa manovra - debole, rinunciataria e di cortissimo respiro - non ha alcuna possibilità di rimettere in moto la crescita. È un esercizio di sopravvivenza politica, non una risposta ai problemi dell’Italia", conclude Misiani.

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