Monti chiude ad esecutivo Pd-5 Stelle: "Sì a un'alleanza di tutti i riformisti"
Si' a un governo di coesione nazionale, ma senza il Movimento Cinque Stelle. E' questa la posizione che Mario Monti ha esposto agli eletti di Camera e Senato, a quanto riferito da diversi presenti alla riunione. Una riunione lunga, quella che si e' tenuta nella sala della commissione Difesa del Senato al termine della quale c'e' chi spiega che i centristi, compresi i rappresentanti di Udc e Fli, hanno concordato sul fatto che il Paese non puo' permettersi di tornare al voto fra due mesi.
Dunque, l'auspicio della coalizione montiana rimane quello di un governo di coesione nazionale. Per vedere realizzato l'auspicio, tuttavia, si renderebbero necessari presidenti di Camera e Senato capaci di svolgere un ruolo di mediazione tra le varie forze del Parlamento.
Non un dettaglio di poco conto in un contesto ormai tripolare, se non addirittura multipolare, in cui una delle forze piu' rappresentate, il Movimento Cinque Stelle, si dice ormai da giorni contrario a qualsiasi ipotesi di 'grossekoalition' o accordi in Parlamento. "Noi non chiediamo poltrone", avrebbe infine aggiunto Monti, sempre stando alle stesse fonti. Una posizione maturata questa mattina in un vertice a tre con Monti, Casini e Cesa.