Napoli, De Magistris fa rimpiangere Lauro
Gigino de Magistris ha chiamato a dirigere la Polizia Municipale di Napoli uno dei suoi collaboratori, quando era magistrato a Catanzaro, che è stato anche testimone di nozze del Sindaco. Un "cerchio magico" partenopeo molto criticato e discusso come tante decisioni del primo cittadino, ex fan di Tonino Di Pietro.
De Magistris, in Calabria, viene ricordato per le sue clamorose inchieste, che ebbero grande risalto sui media, ma erano prive di riscontri e prove tanto che molti dei noti politici, "mascariati" da Gigino, dopo lunghe sofferenze, sono stati assolti, senza una parola di scuse.
Questa vicenda di clientelismo partenopeo ha accostato la figura dell'attuale primo cittadino non ai suoi più recenti, molto deludenti, predecessori, la DC Iervolino e il comunista Bassolino. Ma a don Achille Lauro, Sindaco tanto amato dai napoletani quanto contestato dagli oppositori, che fu anche Presidente della squadra di calcio, oggi guidata dal ricco produttore cinematografico, don Aurelio de Laurentiis.
Di Lauro si ricordano i pacchi di pasta, rifilati ai cittadini più indigenti durante le campagne elettorali. E la scarpa, consegnata agli elettori bisognosi, con la promessa che l'altra sarebbe arrivata dopo il voto.
Il "laurismo" è passato alla storia come una delle pagine più negative delle amministrazioni della tormentata capitale del Sud. Di recente, tuttavia, la giunta dell'esponente monarchico, in parte, è stata rivalutata da non pochi osservatori e storici di sinistra.
I tanti elettori, che decretarono il trionfo dell'ex magistrato, delusi dai clamorosi fallimenti delle giunte progressiste, non potevano, certo, immaginare che l'attuale Sindaco venisse accostato al "Comandante" e ai suoi metodi di governo, clientelari e familistici. Un'esperienza che dimostra i limiti del leaderismo, emerso nella lunga fase di crisi dei partiti, ma che, privo di agganci saldi e forti nella società, lascia troppa discrezionalità, nelle realtà locali come a Roma, al Sindaco-Sovrano.
Pietro Mancini