Brunetta attacca il discorso di Napolitano. "Orribile il silenzio su Berlusconi"
"Quello di Napolitano e' stato il discorso di un uomo solo. Toni mesti, contenuti retorici. Il discorso di un uomo ormai incapace di vedere e progettare il futuro del Paese dall'alto della sua Istituzione. Il discorso di un uomo incapace di fare un'autocritica rispetto a quello che e' successo tra la fine del 2011 e le ultime settimane di questo 2013". Cosi' Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un intervento su "Il Tempo". "Nell'autunno del 2011, con la caduta del governo Berlusconi e l'incoronazione di Monti e del suo governo tecnico, con la chiara sponsorizzazione del Capo dello Stato, in Italia c'e' stata una vera e propria sospensione della democrazia. In seguito a un attacco speculativo al nostro debito pubblico venne fatto fuori un esecutivo legittimato dal voto popolare per far posto a dei burocrati che in 14 mesi hanno distrutto il Paese con provvedimenti insostenibili e inaccettabili. Il tutto in nome di quel grande imbroglio dello spread e dei diktat dell'Europa tedesca. Su questa parentesi, condotta sotto la sua regia, Napolitano avrebbe potuto e dovuto spendere qualche parola chiarificatrice", aggiunge.
Secondo Brunetta, Napolitano "avrebbe potuto e dovuto trattare l'argomento della sentenza della Corte costituzionale sul Porcellum, la legge elettorale con la quale e' stato eletto l'attuale Parlamento. Un Parlamento incostituzionale, quanto a premio di maggioranza e liste bloccate, e dunque delegittimato, al quale Napolitano continua a chiedere le riforme. Le pur necessarie riforme costituzionali che andrebbero fatte solo dopo nuove elezioni - da indire dopo l'approvazione di una nuova legge elettorale - con le Camere nel pieno dei propri poteri e magari con un governo forte e in grado di affrontare queste complesse sfide". "Altra omissione, forse la piu' grave, e' stata quella sulla vicenda che ha come protagonista il presidente Berlusconi. Un silenzio, quello di Napolitano, orribile e incomprensibile. In questo 2013 il leader del centrodestra, il leader dei moderati, il leader di 10 milioni di italiani, che ha governato per almeno 9 degli ultimi 20 anni, e' stato estromesso dalla vita politica e dal Parlamento dapprima da un'ingiusta condanna penale e in seconda battuta dall'applicazione di una legge incostituzionale (la Severino), usata retrottivamente con il solo obiettivo di cacciare dal Senato Silvio Berlusconi", conclude Brunetta