Napolitano: "Calunnie e faziosità colpiscono il governo e le istituzioni"

"I comuni sono forti assertori di quel rinnovamento istituzionale che fatica a prendere corpo". Così il presidente della Napolitano, intervenendo a Firenze all'Assemblea dell'Anci assieme al presidente del Consiglio Enrico Letta.
"Il 30 marzo scorso - ha ricordato il capo dello Stato - proposi un gruppo di lavoro per un giro ricognitivo in vista della formazione di un nuovo governo. L'apporto di quel gruppo è poi confluito nella più impegnativa ricerca affidata dalla commissione per le riforme istituzionali. Tra non molto la parola passerà al Parlamento, facendo così entrare in una fase decisiva il percorso. Una tematica che si intreccia con le autonomie locali, ma anche con lo sviluppo e il rilancio dell'Italia. Dobbiamo liberarci di contraddizioni antiche e recenti, pastoie che impediscono il liberarsi di energie che il Paese possiede".
Napolitano ha quindi descritto la sua partecipazione "non formale, occasione per svolgere considerazioni di attualità, attinenti alle mie funzioni istituzionali, rispettando quelle del presidente del Consiglio, cui spetta dare risposte (alla relazione del presidente Anci, Piero Fassino, ndr)". Considerazioni "in libertà, di fronte alla più grande assemblea di eletti dal popolo".
"Sul piano istituzionale, i comuni, anche i più piccoli, costituiscono il fronte più esposto alle sfide della quotidianità, come le emergenze ambientali su cui nel tempo si è mancato di intervenire" ha riconosciuto Napolitano, che ha ricordato in particolare Giusy Nicolini, sindaco di Lampedusa. "Mi sento vicino a voi sindaci, alla vostra fatica e al vostro affanno, all'azione immediata che da voi non può mancare e allo sforzo di progettazione".
Ma, prima di affrontare ogni argomentazione, il capo dello Stato ha dedicato una battuta a Matteo Renzi: "Grazie a te, sindaco di Firenze, e fa niente che da ragazzino tifassi per Coppi". Perché Renzi, salutando Napolitano e Letta, aveva citato Bartali quale esempio di fiorentino illustre. "Un grande campione - aveva detto Renzi -, che proprio in questi giorni ha avuto la grande onorificenza, 'giusto tra le nazioni', dallo Yad Vashem (il Museo dell'Olocausto di Gerusalemme, ndr). Bartali diceva 'l'è tutto sbagliato l'è tutto da rifare', ma poi con la sua bicicletta andava a salvare le famiglie ebree, lui un campione, che rischiava la vita".
Prima di ritrovarsi in Assemblea, Napolitano e Renzi si sono incontrati in Prefettura. Secondo fonti vicine al sindaco di Firenze, l'incontro è stato "molto cordiale", il candidato alla segreteria del Pd - spiegano ancora le fonti vicine al sindaco - era certo che il capo dello Stato non nutrisse alcun risentimento nei suoi confronti "nonostante quanto è stato scritto da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi". Non si sarebbe parlato del tema dell'indulto.