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Politica
napolitano 650

Consultazioni lampo per il rieletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In una sola giornata il Capo dello Stato ha ascoltato i Presidenti delle Camere e tutti i gruppi parlamentari. Per Berlusconi "serve un Governo forte e duraturo". La direzione del Pd, a larghissima maggioranza, assicura "pieno sostegno al tentativo di Napolitano" e mette a disposizione "le proprie forze e le personalita' del partito utili a formare il Governo".

Scelta Civica non pone alcuna condizione a Napolitano. All'opposizione il Movimento 5 Stelle, che rivendica le Presidenze delle Commissioni parlamentari sui servizi segreti e sulla Rai, e Sel contraria "a qualunque governo che abbia al suo interno il blocco berlusconiano". La Lega auspica che il nuovo Governo sia insediato, fiducia compresa, entro il prossimo weekend. La Lega e' contraria alla premiership affidata ad Amato o a Monti. Centro Democratico e Psi appoggiano il tentativo di Napolitano. Il Capo dello Stato affidera' l'incarico probabilmente mercoledì. Fra i papabili Giuliano Amato e Enrico Letta.


LA CRONACA DI AFFARI

20.30 - CONSULTAZIONI: LETTA (PD), NAPOLITANO SCEGLIERA' MERCOLEDI' - "Ci atterremo alle scelte che domani il Presidente Napolitano compira'". Lo ha detto il vicesegretario Pd, Enrico Letta, al termine delle consultazioni al Quirinale. Al termine delle consultazioni, Enrico Letta ha annunciato che il Pd parteciperà attivamente "alla nascita di un governo sulla scia delle indicazioni di Napolitano". Due i punti essenziali del nuovo esecutivo: "Affrontare l'emergenza economico-sociale e attuare la riforma della politica". Nessuna indicazione sul nome del futuro premier.

19.55 - GRILLO: IO SQUILIBRATO? DETTO DA BERLUSCONI E' MEDAGLIA  - "'Grillo e' uno squilibrato, i Cinque Stelle un branco di burattini', Berlusconi. Per il capo del Modello Unico pdl-pdmenoelle, caso irripetibile al mondo in cui un tizio e' responsabile sia del partito di governo che di quello di opposizione per vent'anni, io sarei uno squilibrato. Detto da lui e' una medaglia al valore".Lo scrive Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog, dal titolo 'burattini senza fili'.

19.21 - SEVERINO, PER ME INCARICO AL MINISTERO IRRIPETIBILE - "Reputo non ripetibile questo incarico: se poi qualcuno sta pensando di ripetermi l'invito non dipende da me". A parlare e' il guardasigilli uscente, Paola Severino, interpellata a margine di una conferenza stampa sulla possibilita' che possa rivestire ancora il ruolo di ministro della Giustizia.

19.03 - BERLUSCONI, SERVE GOVERNO FORTE E DURATURO - "Abbiamo confermato la nostra posizione, ovvero la necessita' che ha il Paese, data la crisi, di un governo forte che possa prendere provvedimenti importanti e che non sia di passaggio ma duraturo e fondato sull'accordo delle forze politiche in campo". Lo ha detto Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni con Giorgio Napolitano.

18.42 - GOVERNO: RENZI, DA PD NESSUN NOME; ADERIRE APPELLO NAPOLITANO - "Non c'e' nessuna ipotesi di candidatura che venga avanzata da noi, c'e' una disponibilita' da parte del centrosinistra ad aderire all'appello di Napolitano". Lo dice il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, lasciando la direzione del Pd e rispondendo alle domande dei giornalisti sulla eventualita' di un suo incarico alla guida del governo. "Non tiriamo in mezzo il Presidente Napolitano - ha aggiunto Renzi - quanto alla mia candidatura ho gia' detto prima e lo ripeto che e' la piu' sorprendente e la meno probabile".

18.30 - CRIMI, NOSTRA OPPOSIZIONE SARA' SERIA E MATURA - "Il nostro sara' un ruolo di opposizione seria e matura che non vota sempre contro per partito preso, ma votera' di volta in volta se il bene centrale e primario sara' l'interesse dei cittadini". Lo ha detto Vito Crimi, capogruppo 5 stelle al Senato, dopo le consultazioni.

18.13 - SI' PD A MANDATO DELEGAZIONE A COLLE, 7 CONTRARI - La direzione del Pd ha approvato il mandato alla delegazione che salira' al Quirinale per le consultazioni con il Presidente della Repubblica sulla formazione del governo. Sette i voti contrari e 14 le astensioni. Con l'ordine del giorno, il Pd assicura "pieno sostegno al tentativo di Giorgio Napolitano" e "mette a disposizione le proprie forze e le personalita' del partito utili a formare il governo".

18.05 - GOVERNO: SI' PD MANDATO DELEGAZIONE A COLLE

18.04 - BERSANI: ATTENZIONE A NON GALOPPARE VERSO ALTRA REPUBBLICA - Pier Luigi Bersani ha messo in guardia dal rischio che muti la natura stessa della Repubblica. Nel processo per la scelta del candidato al Quirinale "siamo stati linearmente costituzionali. Se poi non e' piu' possibile far passare il tema tra governo e istituzioni, attenzione che stiamo galoppando verso un'altra repubblica senza saperlo", ha detto il segretario del Pd ripercorrendo in direzione le ultime settimane, in risposta a Debora Serracchiani. "E' un punto che dobbiamo esaminare. Possiamo deciderlo, ma c'e' un salto logico, politico istituzionale e costituzionale", ha avvertito, "e mi raccomando al gruppo dirigente: attenzione, siamo di fronte a un tema crucialissimo per la repubblica".
 

17.21 - MARONI, SIAMO A OPPOSIZIONE MA SERVE GOVERNO - "Siamo all'apposizione, auspichiamo tuttavia che si formi rapidamente un governo a guida politica per dare risposta alla situazione di emergenza". Lo ha detto Roberto Maroni al termine dell'incontro tra la delegazione della Lega e Giorgio Napolitano, nell'ambito delle consultazioni. "Noi non siamo interessati a farne parte", ha sottolineato Maroni chiedendo pero' che il nuovo esecutivo "crei lavoro, crei ricchezza e distribuisca la ricchezza sui territori per abbassare la pressione fiscale alle imprese e alle famiglie". Per quanto riguarda i nomi "non ne sono stati fatti, ma per la Lega e' impossibile aderire se l'incarico verra' dato a Giuliano Amato o a Mario Monti".

16.52 - BERSANI SI DIMETTE DA SEGRETARIO

16.22 - RENZI, MIA CANDIDATURA E' LA MENO PROBABILE - "La mia candidatura e' la piu' sorprendente e la meno probabile. Non credo che sia sul tappeto. L'importante e' che ci sia un governo". Lo dice Matteo Renzi al suo arrivo alla direzione Pd. Il sindaco di Firenze ha anche espresso "grande fiducia in Napolitano".

15.30 - FRANCESCHINI, NON CACCIO NESSUNO. CHIEDO RESPONSABILITA' - Dario Franceschini ha chiarito che non e' sua intenzione espellere nessuno dal Pd, ma chiamare tutti i parlamentari alla responsabilita' quando si trattera' di votare la fiducia al governo. "Ho letto le preoccupazioni di Civati che capisco, ma non vorrei mi venisse attribuita anche involontariamente una volonta' opposta alla mia", ha dichiarato.

"Io chiedo oggi in direzione una risposta chiara alla richiesta di assunzione di responsabilita' che ha rivolto a tutti Napolitano", ha anticipato, "e non voglio spingere nessuno fuori dal partito! Anzi lavorero', come ho sempre fatto, per tenere unito il Pd ed evitare scissioni". Per questo, ha proseguito, "credo che, qualunque sara' la decisione di oggi, chi si trovera' in minoranza dovra' adeguarsi in aula e restare nel partito. Succedesse a me faro' cosi, adeguandomi alle decisioni. Ho detto soltanto una cosa ovvia: non puo' essere che una parte del partito, votando in aula la fiducia al governo, si collochi in maggioranza e una parte, votando contro, si collochi all'opposizione. Non sarebbe piu' un partito".

14.28 - MATTEOLI, RENZI PREMIER? MI PARE PREMATURO - "A me pare prematuro parlare di un Matteo Renzi presidente del Consiglio, ma lasciamo al Presidente della Repubblica la decisione". Lo ha detto il senatore Altero Matteoli, a margine dell'inaugurazione della sede della 'Fondazione della Liberta' per il Bene Comune', da lui presieduta, a Firenze. "Siamo andati a pregare Napolitano di accettare la candidatura e poi lo abbiamo eletto a larga maggioranza - ha concluso Matteoli - sarebbe antipatico oggi tirarlo per la giacca segnalandogli dei nomi".

14.14 - VENDOLA, NO FIDUCIA OGNI GOVERNO CON BERLUSCONI - "Siamo contrari a una fiducia a qualunque governo che abbia al suo interno il blocco berlusconiano". Cosi' Nichi Vendola, al termine delle consultazioni, ha ribadito il suo no a ogni governo di larghe intese. "Siamo contrari alla formula del governissimo, a ogni alleanza il cui perno sia Pd-Pdl".

13.58 - VENDOLA, NO A RENZI SE C'E' CENTRODESTRA - "Nessuna novita' e' cosi' spiazzante se nel futuro governo ci sara' anche il centrodestra". Cosi' Nichi Vendola, al termine delle consultazioni ha risposto a chi gli chiedeva se un'eventuale premiership di Matteo Renzi potrebbe rimuovere la contrarieta' di Sel a un governo di larghe intese.

13.43 - GOVERNO: TOSI, MI PIACE IPOTESI RENZI PREMIER - Matteo Renzi premier e' un'idea che piace trasversalmente: ad appoggiare il sindaco di Firenze anche il 'collega' di Verona e segretario della Liga Veneta, Flavio Tosi. "Dato che alla Camera dei Deputati la maggioranza e' espressione del centro sinistra, e' normale attendersi che il candidato premier sia espresso da quella coalizione e, detto questo, come Sindaco, mi piacerebbe che il Presidente della Repubblica considerasse l'ipotesi di affidare l'incarico di premier a Matteo Renzi, anche in considerazione di quanto oggi i Sindaci rappresentino sia in termini di vicinanza ai cittadini, sia nella necessita' di concretezza e rinnovamento, elemento, quest'ultimo, chiaramente richiesto dai cittadini ad ogni tornata elettorale", ha detto.

13.36 - PARISI, RENZI? NON E' IL SUO TEMPO - "Direi che non e' il suo tempo, per il modo stesso in cui lui ha annunciato l'assunzione di responsabilita' di governo, cioe' tramite un consenso verificato tra la gente. Purtroppo al momento se qualcosa abbiamo verificato e' la sua sconfitta". Arturo Parisi boccia l'ipotesi, che circola in queste ore, di Matteo Renzi presidente del Consiglio. L'esponente ulivista Pd, a Blogo.it, ricorda come il sindaco di Firenze in passato abbia sempre dato grande importanza al "consenso" come elemento fondamentale per arrivare al governo del Paese e aggiunge che "Renzi non ha mai mancato di ricordare i limiti e i doveri di chi ha perso una competizione trasparente come e' stata quella in cui ha si confrontato con Bersani. E quindi non credo si possa passare cosi' alla leggera da un vincitore ad un vinto". Nel mirino di Parisi, il fatto che Renzi possa arrivare a Palazzo Chigi "senza primarie che lo abbiano designato", e "dopo una sconfitta. E lo dico - conclude - ricordando che io alle primarie ho votato per Renzi".

13.30 - MARONI, AMATO? 'NO' LEGA NETTO E NON NEGOZIABILE - "Il 'no' della Lega al trapassato remoto della politica italiana e' netto e non negoziabile". E' quanto scrive il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, su Twitter, commentando un articolo di 'Libero', di cui aggiunge un link, sull'ipotesi di un incarico a Giuliano Amato come premier.

13.24 - AMATO, NO A PATRIMONIALE E AL PRELIEVO FORZOSO - Se dovesse diventare presidente del consiglio non varerebbe una patrimoniale ne' riproporrebbe il prelievo forzoso dai conti correnti. Lo ha detto Giuliano Amato a margine del convegno in corso alla Scuola Sant'Anna di Pisa dove, insieme al ministro dell'Istruzione,Francesco Profumo, a partecipato ad un convegno. Sollecitato sulle due possibili misure dai giornalisti, Amato ha infatti risposto con due "no" all'ipotesi di adottare entrambe le misure.

13.15 - CIVATI, ESPULSIONI? COSI' FRANCESCHINI AZZERA DIBATTITO - "Dario Franceschini dice che chi non votera' la fiducia al governo sara' cacciato dal Pd. Gli consiglierei di rileggersi lo Statuto e di considerare che la sua democraticissima posizione azzera il dibattito". Lo ha scritto Pippo Civati sul suo blog. ""Fa pensare che la votazione di Napolitano comprendesse anche il seguito, com'era per altro ovvio (soprattutto a me)", ha spiegato l'esponente del Pd, "che cosa la facciamo a fare la direzione se la pena certa per chi non e' d'accordo e' l'espulsione? Ci aspettiamo che i 101, una volta finito il lavoro, si costituiscano? E, nel dubbio sulla loro identita' (non certo sul disegno politico lapalissiano), li mandiamo al governo? Franceschini si e' intestato l'operazione Prodi e gli credo (e l'ho dichiarato), ma gli altri?".

13.04 - CONSULTAZIONI: FDI, NECESSARIO IL CAMBIAMENTO. MAGARI CON RENZI - No a larghe intese. Se il governo dovesse rappresentare una soluzione di continuita' con la 'Seconda Repubblica', Fratelli d'Italia sarebbe disposta ad accettare Matteo Renzi. Lo hanno detto Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto uscendo dallo studio alla Vetrata del Quirinale, dove si sono incontrati questa mattina con Giorgio Napolitano nell'ambito delle consultazioni.

"Abbiamo ribadito la nostra indisponibilita' alle larghe intese", ha premesso Meloni, parlando per prima, "abbiamo gia' visto con Monti quanto queste formule siano difficili. Ma questo non vuol dire che Fratelli d'Italia non votera' i provvedimenti che verranno considerati utili e giusti". Nello spiraglio che si e' aperto con questa frase si e' inserito La Russa: "Vogliamo vedere il nome del presidente del Consiglio incaricato e la natura del governo, che dovra' essere non l'ultimo della seconda Repubblica, ma il primo della terza. A quel punto potremmo valutare la posizione di Fratelli d'Italia" e nel frattempo c'e' "grande attenzione a quello che succedera', se ci saranno le condizioni per un grande cambiamento". Gli e' stato chiesto allora se il nome di questo grande cambiamento possa essere quello di Renzi. Risposta: "Renzi e' uno di quei nomi che rispondono a questa tipologia, ma un nome solo non basta".

12.53 - MELONI (FDI), RENZI? PRONTA A PATTO GENERAZIONALE - Premette che "appartenendo al centrodestra, non potrei mai andare al governo con Renzi" ma non nasconde che "questo non significa che non sono pronta a fare un 'patto generazionale' con Renzi". Parola di Giorgia Meloni. "Credo che noi siamo in un tempo nel quale la nostra generazione deve dimostrare che e' meglio delle precedenti", afferma tra l'altro dai microfoni di 'Onorevole Dj' su Rtl 102.5. "Noi - aggiunge Meloni - non abbiamo il problema che hanno avuto le passate generazioni che, se stavi dall'altra parte della barricata, dovevi essere un mostro. Per me Matteo Renzi non e' un mostro: e' una persona che dice cose interessanti che, in alcuni casi condivido, in altri no. Ma su alcune cose che dice Renzi sono pronta a collaborare". Quindi "proporre Renzi come premier sarebbe una scelta molto coraggiosa per la direzione del Pd, perche' sappiamo che Matteo Renzi all'interno del PD e' molto amato ma anche abbastanza osteggiato per il suo coraggio, perche' e' una persona abituata a dire quello che pensa. Sicuramente sarebbe un bel segnale da parte del centro-sinistra raccogliere quella domanda di rinnovamento, di ricambio, che arriva dagli italiani e che la politica stenta a raccogliere".

12.38 - CONSULTAZIONI: FDI INDISPONIBILI A LARGHE INTESE

11.59 Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "fra pochissime ore si esprimera'" sulla scelta del prossimo presidente del Consiglio incaricato". Lo ha detto Pino Pisicchio, capogruppo del gruppo Misto-Centro Democratico alla Camera, al termine dell'incontro con il Capo dello Stato. Pisicchio si e' detto assolutamente d'accordo "con le cose dette da Napolitano nel discorso di ieri, anche in quelle meno gradevoli".

10.30 "Sel non dara' la fiducia a un governo di larghe intese". Lo ha detto Loredana De Petris, capogruppo di Sel-Gruppo Misto Senato, al termine delle consultazioni con il Capo dello Stato. "Abbiamo fiducia e rispetto in Giorgio Napolitano, ma con altrettanta chiarezza diciamo che c'e' la nostra indisponibilita' a dare la fiducia a un governo di larghe intese perche' - ha aggiunto - il Paese ha bisogno di un segno di vero cambiamento e il cambiamento non si puo' costruire con il governo di coloro che hanno portato gran parte di responsabilita' di questa crisi".

10.30 Con l'arrivo del presidente del Senato, Pietro Grasso, nello studio del Presidente della Repubblica, sono iniziate le consultazioni di Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo governo.

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