Ncd teme il rimpasto. Renziani alla carica di Alfano
Di Tommaso Cinquemani

Silvio Berlusconi non è più senatore. Forza Italia è uscita dal governo ed Enrico Letta ha chiesto esplicitamente ai sottosegretari appartenenti a FI di fare un passo indietro e dimettersi. Si apre così una fase di mutamento all'interno del governo. Gli equilibri sono cambiati e inevitabilmente qualche riaggiustamento dovrà essere fatto, anche solo per riempire le caselle lasciate vuote dai berlusconiani. Secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di riferire Angelino Alfano avrebbe ricevuto rassicurazioni da parte del premier Letta. Nuovo Centrodestra non sarà marginalizzato, anche perché con i suoi trenta senatori è una stampella indispensabile per la sopravvivenza del governo. E tra le file Ncd c'è persino qualcuno che spera in nuove poltrone.
Ma in terra democratica si usano ben altri toni. Il congresso del Pd ormai è alle porte, mancano neppure dieci giorni. Dopo che Matteo Renzi avrà ricevuto l'investitura ufficiale dalla base del partito farà i conti con il premier. Lo ha detto lui stesso: dal 9 dicembre il governo farà ciò che diciamo noi. Anche per quanto riguarda la squadra di governo. "Dobbiamo aspettare che si tenga il congresso del Pd. A quel punto Enrico Letta, assieme a chi oggi rappresenta politicamente la maggioranza, dovrà costruire l'agenda di governo di questa legislatura", spiega ad Affaritaliani.it Stefano Collina, senatore Pd vicinissimo al sindaco di Firenze. "In quel momento, a seconda delle cose che devono essere fatte, dobbiamo capire se ci troviamo nelle condizioni migliori per raggiungere gli obiettivi. Anche per quanto riguarda la compagine governativa e gli assetti parlamentari".
@Tommaso5mani