Chi lo conosce bene e ha condiviso con lui tutte le battaglie politiche assicura che nella testa di Luca Zaia c'è soltanto il Veneto. Governare al meglio e formare la miglior giunta possibile per rispondere alle esigenze dei cittadini che gli hanno regalato un risultato straordinario. Dallo staff del Governatore più votato d'Italia fanno spallucce ai vari retroscena sul dualismo Zaia-Salvini e rispondono che la collaborazione tra la lista del presidente e la Liga Veneta è totale e che anche chi è stato eletto con la lista Zaia (24 consiglieri contro i 9 del Carroccio) è prima di tutto un militante leghista.
Certo è che poi le vie della politica sono infinite, come quelle del Signore. In un'ipotesi che al momento è fantapolitica, se domani dovesse cadere il governo Conte e si andasse alle elezioni politiche anticipate, qualora l'intero Centrodestra chiedesse a Zaia di fare il candidato premier, a quel punto, probabilmente, la risposta potrebbe essere sì. Extrema ratio, fantapolitica, ipotesi sullo sfondo...se ne possono usare tanti di frasi e di modi di dire. Ma oggi il Veneto e solo il Veneto è nella testa di Zaia, poi se, se, se, se, se domani, può essere. Perché no?
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