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Politica
Orban-Putin, scontro Letta-Meloni: "Dx pericolosa", "Pieno sostegno a Kiev"

Elezioni, Letta: "Intreccio pericoloso tra destra, Orban e Putin" 

"Pupazzi prezzolati": così il premier Draghi ieri in conferenza stampa ha definito gli uomini di Putin che tentano di interferire con la democrazia del nostro Paese. Parole forti che hanno subito generato una serie di reazioni, da Dx a Sx. In prima battuta, la leader di Fdi Giorgia Meloni ha attaccato il segretario dem Enrico Letta, che dal 2013 al 2014, fece "molti accordi con la Russia, ad esempio sul South Stream". Da parte sua il dem ha ribadito che "l'intreccio della destra con Orban e Putin è pericoloso".

Per il leader dem "c'è un intreccio tra la nostra destra, Orban e Putin che è molto pericoloso per il nostro futuro e che dobbiamo assolutamente rigettare: l'Italia sta nel campo occidentale ed europeo, l'Italia non sta con Orban e Putin. Orban ha già ringraziato per l'appoggio che gli stanno dando e si aspetta che se vincerà le elezioni la destra italiana tolga le sanzioni a Putin". 

"Le frasi di Meloni e Salvini dimostrano una scarsa conoscenza delle regole in cui si riconosce un sistema democratico, parole assolutamente fuori luogo. La democrazia è fatta di tante regole e Orban non le sta rispettando. Lo dice il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine di una manifestazione elettorale a Potenza a proposito della difesa da parte di Giorgia Meloni e Matteo Salvini del presidente ungherese dopo la condanna da parte dell'Ue. "Il problema è che la democrazia non è solo il momento delle elezioni ma il modo in cui si gestiscono le istituzioni. Se la maggioranza in Europa ha evidenze che Orban ha un metodo non corretto non è sufficiente rispondere che ha vinto le elezioni e può fare tutto quello che gli pare". 

Mentre per Meloni "si è fatto molto chiacchierare in questi giorni di questo documento americano che parlava di partiti che sono stati finanziati dalla Russia, dopo di che mi pare che sia stato smentito da tutti che in questo documento figurassero personalità italiane. Questo mi fa molto piacere, perchè in generale per un patriota l'idea che qualcuno prenda soldi dagli stranieri è una cosa che non condividerei mai. Non so a chi Draghi faccia riferimento", quando dice che "c'è chi parla di nascosto con i russi, chi vuole togliere le sanzioni" - "però io guardo i fatti e per quello che riguarda il centrodestra è sempre stato compatto non solo nel condannare, ma nel votare i provvedimenti che erano necessari a sostenere l'Ucraina". 

"Il problema - ha aggiunto la leader dei Fdi - ce l'ha il centrosinistra, dove il Pd ha fatto un accordo con Fratoianni e se si va sul sito di Sinistra italiana e si legge il loro programma a pagina 42 si troverà che c'è scritto che bisogna fermare immediatamente l'invio di armi in Ucraina. Quando ho chiesto questa cosa a Enrico Letta lui ha risposto che con 'Sinistra italiana abbiamo fatto un'alleanza elettorale ma non ci facciamo il Governo' che è quasi peggio la toppa del buco". 

In più, "non sono d'accordo con chi dice" che le sanzioni alla Russia "non stanno funzionando. Le sanzioni sono lo strumento più efficace che abbiamo nell'attuale contesto, tutti quanti abbiamo letto i dati economici della Russia: era stimata una crescita del 6 per cento del Pil, adesso sta festeggiando una chiusura a meno 3,5 per cento, secondo i dati ufficiali della propaganda russa. Vuol dire aver perso quasi il 10 per cento del Pil. Questo è l'effetto delle sanzioni, ovviamente, quindi credo stiano funzionando". "Credo soprattutto - ha ribadito la leader di FdI - che l'Italia non debba e non possa discostarsi dalle scelte della comunità internazionale alla quale appartiene. Decidiamo il futuro nostro, con la posizione che assumiamo sulla guerra in Ucraina"

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