Al Colle (e oltreoceano) piace Latella
Rientrata a Roma dopo sei settimane passate all'università di Chicago, prima italiana chiamata dal consigliere di Obama David Axelrod per tenere seminari agli studenti dell'Institute of politics, Maria Latella si è subito reimmersa nella politica di casa nostra, terreno su cui, insieme alle elezioni americane, viene considerata una vera ed equilibrata esperta.
Per trattare l'argomento più' caldo della settimana, le tensioni tra politica e magistratura, Maria Latella ha pensato di invitare questa domenica il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, l'uomo del momento considerato che proprio il Csm è stato al centro degli ultimi due casi, la singolare mossa del membro laico Fanfani che voleva un'azione disciplinare contro i magistrati di Lodi che hanno arrestato il sindaco Uggetti, e l'ingenua chiacchierata col Foglio del membro togato Morosini.
Avere il vicepresidente del Csm in tv non è affar semplice e infatti Legnini ha tenuto a rimarcarlo all'inizio de "L'Intervista" con Maria Latella.
Che cosa ha convinto il vicepresidente ad affrontare le telecamere e le domande di una anchor woman che non le risparmia? Va ricordato che ci sono un paio di politici di primo piano che da anni non si fanno vedere a L'Intervista perché gira voce che "Latella fa le domande che farebbe la gente". A volte, meglio evitare.
Legnini invece ha deciso di correre il rischio. Come mai? Pare che nelle sedi più' istituzionali alle quali il Csm fa riferimento, sul Colle insomma, considerino l'appuntamento della domenica su Skytg24 una delle rare sedi tv in cui sia possibile affrontare con serietà argomenti anche molto tecnici.
E, in effetti, molto tecnica, forse pure troppo, è stata la puntata de L'Intervista di Maria Latella a Legnini. Ma la giornalista, del resto, è una nota per detestare teatrini tv, personalismi, liti finte o vere. E il suo soggiorno americano dal guru di Barack Obama pare aver rafforzato il suo stile.