Banche: Babbo Boschi di nuovo indagato!
BANCHE, SU PIER LUIGI BOSCHI PENDONO ALTRE ACCUSE, SCRIVE IL QUOTIDIANO DI BELPIETRO
Altro che questione chiusa. La vicenda del fallimento di Banca Etruria resta apertissima, scrive La Verità, e rischia di coinvolgere in prima persona Pier Luigi Boschi, padre del sottosegretario Maria Elena, e i suoi colleghi di cda sia per i rinnovi dei finanziamenti in sofferenza (decine di milioni) che per l'emissione di obbligazioni subordinate. Obbligazioni che si sono rivelate carta straccia e per cui sono già finiti alla sbarra coloro che le hanno proposte alla clientela, ovvero una trentina di direttori di agenzia e di filiale. Al contrario, chi ha deciso di avviare quell'emissione galleggia ancora nel limbo delle indagini preliminari.
L'ex presidente Giuseppe Fornasari, Boschi senior e altri 10 consiglieri del cda insediatosi nell' aprile 2011, oltre all' ex direttore generale Luca Bronchi e a quattro membri del collegio sindacale, risultano iscritti sul registro degli indagati della Procura di Arezzo per bancarotta e falso in prospetto (il foglietto informativo che va ai clienti delle obbligazioni subordinate), un filone che dovrebbe essere arrivato quasi al giro di boa della richiesta di proroga delle indagini e che è stato innescato dalle conclusioni e dalle sanzioni che la Consob (la Commissione nazionale di vigilanza per le società e la Borsa) ha comminato a 17 ex amministratori per i subprime spazzatura.
L'inchiesta su Boschi e soci, continua la Verità, arriva quando il babbo di Maria Elena pensava di essersi quasi lasciato alle spalle un' altra indagine: quella per la concessione di una buonuscita milionaria al vecchio direttore generale della banca.
Quindi i peana di giubilo che Matteo Renzi e i renziani stanno intonando in queste ore paiono del tutto immotivati.