Coronavirus, la "svolta" del Fondo Monetario Internazionale
Coronavirus, la "svolta" del Fondo Monetario Internazionale
Il Fondo monetario internazionale, scrive IlGiornale.it, adesso vorrebbe sconfessare l'opinione diffusa invitando a riconsiderare la narrativa sulle chiusure: proprio la paura dei contagi potrebbe limitare spostamenti e consumi, finendo così per ritardare la ripresa. Va in questa direzione la relazione riservatissima che, stando a quanto riportato in un interessantissimo retroscena su Italia Oggi, sarebbe arrivata sulla scrivania di Palazzo Chigi: "La crescita dei contagi può essere peggio di una nuova chiusura". Pertanto sostengono che andrebbe rivista la versione sui lockdown secondo cui sarebbe necessario "un compromesso tra salvare vite umane e sostenere l'economia".
In un capitolo del World Economic Outlook da poco diffuso viene spiegato che questo tipo di visione "trascura il fatto che i lockdown efficaci adottati nelle prime fasi di un'epidemia possono portare a una ripresa economica più rapida", visto che sono in grado non solo di contenere il virus ma anche di ridurre il "distanziamento sociale volontario", ovvero quello secondo cui le persone adottano comportamenti prudenti, limitando gli spostamenti abituali e provocando di conseguenza una riduzione di spese e consumi. Dal Fmi sottolineano inoltre che nel medio termine i benefici collegati con una ripresa più veloce "possono compensare i costi a breve termine dei lockdown, probabilmente con effetti complessivi positivi sull'economia".
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