Coronavirus, Zingaretti e Palazzo Chigi. Dilaga la paura
Coronavirus, Zingaretti e Palazzo Chigi. Dilaga la paura
Il coronavirus con la notizia della positività di Nicola Zingaretti entra nelle stanze del potere romane. Non si tratta solo del leader del Pd, ma pure del governatore del Lazio che lo scorso 4 marzo, 3 giorni prima di conoscere l'esito del tampone, aveva partecipato alla riunione tra governo, Regioni e sindacati. Tutti i membri dell'esecutivo che hanno avuto contatti diretti con Zingaretti si sono già sottoposti al test: sicuramente Gualtieri e Franceschini, ufficiosamente, scrive il Fatto quotidiano, anche il premier Giuseppe Conte.
A quel tavolo si erano seduti "i segretari Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro (presidente Anci)". Poi, oltre a Zingaretti, i governatori Giovanni Toti (Liguria), Alberto Cirio (Piemonte, anche lui risultato positivo) e Nello Musumeci (Sicilia). Per il governo c'erano oltre a Gualtieri (Economia) e Franceschini (Cultura) anche Luigi Di Maio (Esteri), Teresa Bellanova (Politiche agricole), Francesco Boccia (Affari regionali), Giuseppe Provenzano (Sud) e la viceministra dell'Economia Laura Castelli. Sono passati poi anche Federico D'Incà (Rapporti con il Parlamento) e Paola Pisano (Innovazione digitale).
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