Csm processa Emiliano: la colpa? Ha la toga e vuole scalare il Pd
Se sono colpevole io, perché non gli altri? Michele Emiliano al Csm si difende attaccando. Dopo tanti rinvii dal 2014 si apre il processo disciplinare a Palazzo de' Marescialli, per l' attività politica del governatore pugliese, magistrato fuori ruolo, scrive il Giornale. E il Pg della Cassazione aggiunge una nuova «incolpazione», per la sua candidatura alla guida della segreteria Pd. Ma il legale della toga dem, il procuratore di Torino Armando Spataro, cerca di portare di fronte alla sezione disciplinare, come testimoni, 9 magistrati in aspettativa impegnati in politica. Nomi ben noti, per lo più: senatori come Felice Casson, Doris Lomoro e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, deputati come Donatella Ferranti e Stefano Dambruoso, europarlamentari come Caterina Chinnici, sottosegretari come Cosimo Maria Ferri (Giustizia) e Domenico Manzione (Interno), assessori come Vania Contrafatto (Regione Sicilia). Richiesta respinta, perché le deposizioni sarebbero «irrilevanti», ma il messaggio è chiaro: «Si tratta - spiega Spataro - di magistrati che si trovano in una situazione assimilabile ad Emiliano. Non è una chiamata in correità. Vogliamo provare che sono prassi, convenzione, costumi politici da sempre attuati e condivisi. Un' attivita politica istituzionale autorizzata, in atto da anni, da decenni».