Lo sapremo solo vivendo...

Non se l’aspettava nessuno, perchè quando girava l’Italia per le primarie del Pd non ne parlava mai. E invece dopo due anni di governo bisogna ammettere che a Matteo Renzi, Etruria esclusa, piacciono le banche. Si è messo a riformare le Popolari, costringendo le più grandi a trasformarsi in Spa e ha fatto bene, perchè il voto capitario era una mezza truffa. Ha facilitato il recupero dei crediti delle banche sugli immobili e qui ha fatto capire da che parte sta: quella del più forte. Ha reagito al fallimento di quattro banche locali come se fosse il crac della Lehman, mentre ha quasi ignorato due bubboni ben più gravi come Veneto Banca  e Popolare di Vicenza. Ha difeso a spada tratta con la Bce, che metteva ostacoli di ogni tipo, la fusione tra Banco Popolare e Popolare di Milano. Gli resta da trovare un cireneo che metta in sicurezza il Monte dei Paschi di Siena. Per la nascita della Super-Popolare deve tutto alla Mediobanca di Alberto Nagel, che lo tiene informato anche sui destini di Telecom Italia. Scopriremo più avanti, scrive bonazzi sulla notizia, che cambiali sta firmando con i poteri forti.