Cosa farà il centrodestra di fronte a Mario Draghi? Silvio Berlusconi, scrive Italia Oggi, è come spesso gli accade ad un bivio. «Voterà o no la fiducia a un eventuale governo Draghi?». Il partito va avanti 'random' in attesa di parole chiare e definitive da parte del leader Silvio Berlusconi. Il tema è il seguente: andare dietro alla coppia Salvini-Meloni che, almeno per ora continuano a preferire le elezioni anticipate oppure rispettare l'appello del Capo dello Stato per «salvare» il paese dall'emergenza pandemica con un «governo di alto profilo»?
I più vicini a Matteo Salvini all'interno di Forza Italia prima di muoversi vogliono capire cosa farà veramente la Lega, se preferirà realmente le urne oppure se cambierà linea mentre l'ala più moderata, quella che fa capo a Mara Carfagna, è già in subbuglio: «Non vogliamo morire sovranisti e di certo non ci lasceremo scappare l'occasione per sostenere un governo come quello di Mario Draghi, perfettamente nelle nostre corde» spiegano dal partito.
Il timore è che su Draghi possa consumarsi una vera e propria scissione interna. Tanto che si mormora già di una 50ina di parlamentari pronti a seguire Mara Carfagna nel sostenere Mario Draghi se il partito dovesse decidere diversamente. Intanto, Silvio Berlusconi prima di dare indicazioni di voto al partito, vuole capire cosa intende fare il premier incaricato Mario Draghi.
Il cavaliere è in modalità «wait and see»: deciderà solo dopo le consultazioni con l'ex presidente della Bce. Una linea, peraltro, condivisa anche dal leader della Lega Matteo Salvini che all'uscita dal summit di centrodestra ha detto: «Siamo realisti, nessun pregiudizio nei confronti del professor Draghi».
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