Mediaset: ipotesi vendita per sottrarsi agli attacchi M5s - Affaritaliani.it

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Mediaset: ipotesi vendita per sottrarsi agli attacchi M5s

Mediaset: per Berlusconi è la fine di un'epoca

L'affondo di Luigi di Maio sulle tv di Silvio Berlusconi (che ha replicato con un secco « vuole un esproprio proletario da anni ' 70 » ) non ha colto il Biscione impreparato. Anzi. I vertici di Mediaset, visti i risultati del voto e la scoppola di Forza Italia, avevano già capito di non poter rimanere con le mani in mano per non restare ostaggi della politica. E un secondo dopo il verdetto elettorale hanno aperto due cantieri decisivi per il futuro del Biscione: il primo - chiuso a tempo record - è quello della " buonificazione" del palinsesto, scrive Repubblica. Obiettivo: evitare, in caso di voto anticipato, di ripetere gli errori fatti prima del 4 marzo, quando le trasmissioni più populiste - finite ora in naftalina sacrificando tre totem come Mario Giordano, Maurizio Belpietro e Paolo Del Debbio - hanno portato voti a Lega e M5s. Il secondo - aperto dalla pace con Sky e destinato ( forse) a proseguire a breve sul fronte Tim - ha una posta in gioco altissima: la metamorfosi finale di Mediaset e dell' impero televisivo di Silvio Berlusconi.I problemi del gruppo, del resto, non sono spuntati dal nulla dopo le elezioni. L' epoca delle vacche grasse del duopolio e delle leggi ad personam è finita da tempo. 

Il percorso, continua Repubblica, iniziato dopo la chiusura delle urne su questo fronte ha un traguardo chiaro: mettere in sicurezza il gruppo. Le fughe in avanti di Silvio Berlusconi («se la vendita del Milan mi ha fatto perdere le elezioni, mi toccherà ricomprarlo » , ha detto ieri) sono boutade. Il mantra del Biscione è un altro: le partite a rischio - i rossoneri sono costati a Fininvest 900 milioni - vanno chiuse. Come si è fatto senza rimpianti con Premium, accettando di andare a nozze con il diavolo (l' ex-nemico Sky) per bloccare l' emorragia di perdite della pay-tv.Una scelta obbligata per arrivare con i conti in ordine all'" Ora X" - inevitabile e non troppo lontana, dicono in molti - di Mediaset: quella in cui i Berlusconi, seguendo l' esempio delle altre grandi dinastie familiari italiane, potrebbero mollare la presa su Mediaset. Vendendola (ipotesi oggi improbabile) oppure inserendola nel valzer di alleanze tra media e tlc per limitarsi - come soci di minoranza - a campare di dividendi.