Pd, alto il rischio di 'primarie clandestine'
Affaritaliani intervista Marco Sarracino, portavoce nazionale della mozione Orlando
Primarie Pd, come è andato il dibattito a tre dell'altra sera?
"Per il dibattito siamo molto contenti e soddisfatti, abbiamo avuto dei feedback decisamente positivi, diciamo che c'è davvero grande entusiasmo. Si consideri che Renzi non ha sfondato nonostante il format fosse più affine a lui che agli altri."
La campagna elettorale per le primarie volge al termine, quale è il tuo bilancio?
"Personalmente penso che la campagna, dal punto di vista della presentazione della mozione, sia andata bene.
Abbiamo fatto un vero e proprio miracolo, costruendo una rete nazionale in tutte le province d'Italia con solo un mese e mezzo di campagna elettorale, con un unico dibattito tra i candidati, una pessima pubblicità del partito nazionale e una scissione, senza contare che Renzi è il segretario uscente e che ha spinto per un congresso in tempi brevissimi scegliendo e poi rinnegando unilateralmente la data. Siamo però preoccupati per la partecipazione: il rischio di primarie clandestine dovrebbe essere oggetto di preoccupazione per tutto il PD, non solo per un candidato".
Per il futuro quale differenze ci sarebbero in un'eventuale segreteria Orlando rispetto ad una segreteria Renzi?
"Innanzitutto noi ci occuperemo del PD e non lo utilizzeremo come un trampolino verso Palazzo Chigi, e già questa mi sembra una notizia. Inoltre Renzi è stato quello che ha diviso il PD: ha finto di non vedere non solo la scissione dei gruppi dirigenti che ci hanno lasciato, ma anche quella di un popolo che per anni ha fatto la storia del centrosinistra italiano, dal mondo della scuola a quello del lavoro. Noi ci candidiamo per unire prima il PD e il paese, per fare del Partito Democratico lo strumento che metta al centro dell'agenda politica la lotta alle diseguaglianze e la redistribuzione delle ricchezze. Per anni abbiamo raccontato solo una parte d'Italia, che purtroppo è minoritaria in questo momento. Abbiamo invece dimenticato gli ultimi e i ceti medi, i quali si sono nettamente impoveriti durante la crisi. La nostra segreteria non solo tornerà a parlare con loro, ma soprattutto proverà a fornire gli strumenti affinchè possano utilizzare il PD come uno strumento per autorappresentarsi".
Quale sarebbe una motivazione per portare al voto gli italiani, perché potranno votare tutti stavolta, non solo gli iscritti PD.
"Certo, potranno votare tutti e noi ci auguriamo che tutto il popolo del centrosinistra, non solo gli elettori del PD, venga a votarci. Il nostro appello va soprattutto ai giovani, ai quali troppo spesso con la scusa del futuro è stato negato il presente. Vogliamo unire l'Italia, renderlo un paese più giusto, dove tutti abbiano le stesse possibilità ed opportunità di diventare classe dirigente. Vogliamo farlo con i nostri valori, con la nostra idea d'Europa, evitando così che al governo ci arrivino i populisti della destra e del Movimento 5 Stelle".