Elezioni 2018: Pd, Renzi non vuole toghe in lista. Forza Italia vuole Pollari
Elezioni 2018. Pd, Renzi: non siamo più il partito dei pm
C'era una volta il partito dei giudici. Compatto, potente, temibile, affollato, una vera e propria falange schierata per lo più, se non esclusivamente, a sinistra e che alle elezioni correva sotto le insegne della sinistra. Di questo partito, nel Pd si sono perse le tracce, scrive il Messaggero. «Non siamo più il partito delle toghe», ama ripetere Matteo Renzi.
Ma si muove anche Berlusconi. Il Cav punta a nomi di prestigio da schierare. Viene ventilata una possibile candidatura di Nicolò Pollari, ex direttore del Sismi; mentre alleato di FI, in lista con la quarta gamba del centrodestra, ci sarebbe Mario Mori, ex guida dei Servizi, che verrebbe schierato nella lista di Stefano Parisi. C' è poi un candidato conteso: si tratta di Cosimo Ferri, sottosegretario uscente alla Giustizia, che da tecnico lo è stato già con Letta e Renzi, e che potrebbe andare in lista sia con FI che con una formazione alleata del Pd. Un togato zebrato.