Pd, Bettini: "Basta con le correnti"
Il Partito Democratico e' paralizzato dalle troppe correnti, ora occorre un congresso di ricostruzione. Lo afferma Goffredo Bettini, indicando come strada giusta il "metodo Marino" che ha portato l'ex senatopre a contendere, con probabilita' di successo, ad Alemanno la poltrona di sindaco di Roma. "Il Pd - spiega Bettini in un'intervista pubblicata oggi da "Il Manifesto" - e' ormai in gran parte autoreferenziale, balcanizzato da gruppi di potere, personalismi e correnti a canna d'organo. Tante energie, che continuano comunque a militarvi, sono impossibilitate ad esprimersi e a contare". "A Roma abbiamo fatto diversamente: Marino e' un uomo libero, porta avanti le sue idee senza condizionamenti", aggiunge Bettini, " Ma la pratica correntizia e' ancora pane quotidiano nel Pd. Quelli che oggi si scagliano contro le correnti, in un modo o nell'altro, ne hanno fatto parte. Credo di essere il solo, nel vecchio coordinamento politico, a non aver mai aderito a una corrente. Come si sa, fui io a promuovere la candidatura di Marino a segretario nel 2009. Ma dopo il congresso, non ho mai messo piede nella sua componente". Per Bettini la ricetta e' questa: "Un congresso che serva proprio per ricostruire". Per creare "un grande campo che possa assumere le sue decisioni ricostruendo un rapporto vero con le persone, nell'esercizio della loro responsabilita' politica individuale. Per questo penso a forme di democrazia deliberante, dove attorno ai grandi temi, attraverso procedure trasparenti, regolari, agili e condivise, i nostri iscritti contribuiscano in modo determinante a decidere le scelte e indicare gli indirizzi necessari". "Questa e' la rivoluzione che realmente permette di superare intercapedini burocratiche, paralisi delle decisioni e a sedimentare una nuova cultura politica e una mescolanza tra le varie sensibilita', da quelle piu' radicali e di sinistra a quelle piu' moderate", conclude.