ARRIVA L'ENDORSEMENT DEL SEGRETARIO USCENTE/ Pd, Zingaretti: "Letta soluzione più forte e autorevole"
Manca solo l'ufficializzazione. Che arriverà con l'assemblea nazionale di domenica. Ma nella maggioranza del Partito Democratico danno per "scontato" l'ok di Enrico Letta, altrimenti "non se ne parlerebbe nemmeno da giorni". L'ex premier, quello del famoso "Enrico stai sereno" pronunciato anni fa da Matteo Renzi, sarà il nuovo segretario del Pd. L'idea di proporre il nome di Letta, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, è stata di Nicola Zingaretti e del ministro Dario Franceschini, poi appoggiata dai vari Andrea Orlando, Goffredo Bettini e Graziano Delrio.
Letta, che ha un ottimo rapporto personale con il presidente del Consiglio Mario Draghi, spiegano fonti della maggioranza Dem, era forse l'unico nome autorevole in grado di portare avanti il partito sulla linea impostata dal presidente della regione Lazio. E infatti prima dell'estate, probabilmente a giugno, si terrà il congresso tematico, ovvero un'assise chiamata a discutere e definire la linea programmatica ma senza le primarie per l'elezione del segretario.
Con "Enrico stai sereno" al Nazareno il Pd diventerà "inclusivo" verso sinistra e verso destra. Costruzione dell'alleanza con il nuovo Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, dialogo con Liberi e Uguali recuperando Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni ora all'opposizione di Draghi. Il sogno, in prospettiva, è quello di far rientrare pezzi da novanta del calibro di Roberto Speranza e Pierluigi Bersani, ricucendo uno strappo doloroso per la principale forze della sinistra. Verso destra, ovvero al centro, dialogo per la costruzione di un'alleanza politico-elettorale anche con i Verdi e con +Europa di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova.
Discorso diverso con Azione, l'obiettivo, non subito, è quello di un ritorno nel Pd di Carlo Calenda (magari prima delle elezioni comunali di Roma risolvendo così un altro problema per il Centrosinistra). Porte non chiuse ma blindate a Matteo Renzi. Non a caso da Italia Viva non intendono assolutamente commentare l'ipotesi di Letta segretario. E i (tanti) renziani ancora nel Pd? "Bravissimi a parlare sui giornali. Campioni di dichiarazioni", ironizza un senatore della maggioranza Dem.
La verità, spiegano fonti del Nazareno, è che la scelta dell'ex premier come leader è uno schiaffo alle variegate e divise minoranze, dal fronte degli amministratori a Base Riformista, che oggi cercano di fare buon viso a cattivo gioco ma che si preparano a incassare la sconfitta. Letta fino al 2023, quindi farà lui le prossime liste elettorali, e scalata alla guida del Pd fallita.
Vedremo quanto durerà la pax e quanto impiegheranno i guastatori, ce ne sono tanti nel Pd, a ricominciare a cannoneggiare il nuovo segretario come è stato per settimane con Zingaretti. Tanto che poi sono arrivate le dimissioni.
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