Pd, Renzi frena sull'articolo 18: "La revisione non è una priorità"
La revisione dell'articolo 18 non e' all'ordine del giorno. Matteo Renzi lo ha chiarito questa mattina, durante la riunione della segreteria. Bisogna uscire da un dibattito ideologico che non serve, ma anzi puo' far scattare un allarme immotivato, ha spiegato a quanto riferito da diversi presenti. Il tema, ha sottolineato, e' come si creano posti di lavoro, a partire dalla semplificazione delle normative e dai centri per l'impiego, bisogna agire sulle leve che possono creare crescita. Dunque, ha insistito, andiamo oltre e parliamo di come dare lavoro soprattutto ai giovani.
E' durata circa due ore la seconda riunione della segreteria del Pd a guida Renzi. A parlare, a lavori conclusi, e' stata Debora Serracchiani che ha spiegato: "Si e' trattato di una riunione estremamente operativa, abbiamo discusso di riforma elettorale ponendo particolare attenzione ai temi che vogliamo mettere all'ordine del giorno" dell'agenda politica "e che Matteo Renzi ha illustrato durante l'assemblea". Sulla legge elettorale, in particolare, Serracchiani ha ribadito la soddisfazione dei vertici del partito per "aver ottenuto il risultato immediato di vedere la riforma assegnata alla Camera. C'e' una scadenza certa, ovvero la fine di gennaio".
LETTA -"Tutto ciò che fa più occupazione è benvenuto", dice Enrico Letta, intervistato dal Tg3, a proposito del ritorno nel dibattito politico di ritocchi all'applicazione dell'articolo 18. Nel corso dell’intervista Letta affronta anche altri temi caldi per il suo governo. Nella legge di stabilità, dice, "ci sono tutte cose che vanno nella direzione giusta senza sfasciare i conti. Noi dobbiamo essere come una normale famiglia italiana che investe e spende senza sfasciare i conti e senza rimettersi a fare i debiti". Poi, la legge elettorale: "La riforma deve essere fatta assolutamente ed è normale che la maggioranza sia d’accordo ma non c’è dubbio che si possa cercare anche una maggioranza più larga", sostiene il premier.