Più sento e osservo Matteo Renzi, più vedo Giorgio Panariello
Avevo detto queste poche parole ai due colleghi-amici di cappuccino mattutino. E me ne ero dimenticato.
Oggi uno di loro, il più matto, mi chiama al telefono e spara: "Hai detto una cazzata vera. Tutti quelli che la sentono, dicono "Cavolo s'è vera! La stanno diffondendo. Fa qualcosa, scrivi in fretta qualche cosa sulla somiglianza, sbrigati!"
Eccolo accontentato.
La mimica facciale è la stessa. Le pause, a bocca semiaperta, idem. Stesso sguardo furbo, birichino. Stessi sorrisetti prima della frase o battuta a effetto, per favorire per riflesso indotto, la risata e l'applauso.
E belle guanciotte espressive che rinforzano l'aria furbetta trasmessa.
Stesso modo di parlare, frasi tipiche e accenti che suonano identici per tutti gl'italiani (eccezion fatta per gli abitanti di Firenze, Pisa e zone limitrofe).
Ma uno fa il comico e l'altro è, sembrerebbe, finalmente un cavallo di razza nella scuderia PD.
Uno fa ridere (dovrebbe), l'altro non dovrebbe far ridere.
Eppure, che effetto fa uno che in un partito, parole dell'attendibile e attento Antonio Polito, " che non riesce a governare neanche se stesso, tanto è rissoso, anarchico e nel caos", spara con imprevedibile megalomania berlusconiana " Vogliamo governare e da soli!!"
Buum!
Non ricordo il nome di quel notabile DS o Quercia o chissà quale altra sigla che, dopo una cocente e imprevista sconfitta da parte del centrodestra, disse " Il nostro problema è che ci manca un Berlusconi…"
Eccoli accontentati. Tale e quale a Berlusconi che voleva il 50% + 1 dei voti addebitando a Fini, Casini e altri la colpa dell'inconcludenza e quindi delle mancate riforme!
Parte della colpa della virata "avanspettacolarista " del nostro è, secondo il mio modestissimo modo di vedere, di Tinto Brass.
Voleva scritturarlo per un film pornografico. Dichiarò che sarebbe stato un attore perfetto … a letto ("Ha l'aria di uno che non la disdegna e a letto non le manda a dire"… "E' il fuoco sotto la cenere").
Da allora il nostro ha cambiato modo di camminare tra la gente. Non tocca terra con i piedi. Vola e sorride sempre. Anche quando qualche vetero-comunista gli si avvicina per tentare di strozzarlo.
Si crede bello, incantatore e cammina, non saltellando come un pollo, ma svolazzando come un uccello che sta sempre per spiccare il volo e guarda continuamente a destra e a sinistra …
E gli italiani? Chiese il Duce: "ITALIANIIIII ! NE SARRETE VOI DEGNI?"
E figurati un po'…". Gl'italiani che osannarono Mussolini quando si accinse a raggiungere il pareggio in bilancio, snellì la burocrazia e s'interessò alle bonifiche pontine, a differenza di Berlusconi che s'è interessato alle bonefiche pugliesi (tipo la Daddario) e che lo seguirono quasi fino al fosso, per poi ritrovarsi vincitori assieme agli anglosassoni, questi nipoti di cotanta saggezza, ora non possono che saltare sulla bandwagoning (splendida espressione, migliore della nostra "carro del vincitore"). Sempre più vincitori in soccorso del vincitore, dato appunto l'effetto slavina o effetto domino che fa crollare come birilli tutti i possibili contendenti.
Grande, Dalema. Le sue affermazioni lapidarie (il grande rottamatore ha rottamato solo il sottoscritto), il suo fine umorismo (in un tavolo tondo il posto a capotavolo è quello dove siedo io) non hanno avuto il successo che meritavano.
La sua mente sottile, guidando senza filtri una lingua taglientissima, ha però fatto l'ennesima diagnosi esatta: Renzi, arrivato al punto di sostituire con proposte concrete la facile critica da rottamatore, per garantirsi il più grande consenso interno ed esterno, promette di fare la rivoluzione assieme anche ai peggiori nemici della rivoluzione.
In rete è possibile leggere commenti del tipo "Un altro comico in politica? E no, e … basta! Non se ne può più!"
Auguri, PD
Paolo Diodati