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Politica
Pnrr, rischio infiltrazioni illegali. Lamorgese: "C'è l'interesse della mafia"

Pnnr, pericolo infiltrazioni illegali: l'allarme da Giannini, Lamorgese e Draghi 

Recovery e malavita: il rischio di infiltrazioni, incursioni sospette e azioni illegali è dietro l'angolo. Il monito di allarme arriva dal palco del "Law Enforcement Forum", un confronto di due giorni tra i vertici delle forze di polizia di 24 paesi europei per individuare le strategie di contrasto più efficaci contro ogni possibile ed eventuale aggressione criminale ai fondi del Next Generation Eu

Ad aprire i lavori, il capo della polizia Lamberto Giannini, che ha dichiarato: "La pandemia ha rappresentato un grave momento di crisi ma ora può e deve essere trasformata in un'opportunità di crescita e innovazione, un'occasione storica per il paese e per il suo sistema di law enforcement", ha dichiarato Giannini. 

"Si tratta di un passaggio che definirei storico anche per le forze di polizia. Sul modello del C.a.s.a., il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, in Italia abbiamo istituto un organismo di analisi e monitoraggio capace non solo di leggere il dato dell'aggressione criminale ma di interpretarne qualsiasi sintomo o segnale: e' fondamentale rafforzare l'opera di prevenzione in modo da generare alert tempestivi di ogni tentativo di infiltrazione criminale. Dobbiamo accompagnare il Pnrr sin dall'inizio, intervenire in ritardo significherebbe disattendere i bisogni e le aspettative della società", ha spiegato il capo della polizia. 

Ospite all'evento anche la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese che ha manifestato la medesima preoccupazione: "Le misure di sostegno e di rilancio messe in campo dall'Unione europea per fronteggiare la crisi innescata dall'emergenza Covid suscitano un forte allarme per il possibile interesse invasivo delle mafie", ha ribadito la ministra.

"Nel periodo della pandemia, ha ricordato Lamorgese, i reati che hanno conosciuto una crescita sono quelli legati al web: la criminalità organizzata ha dimostrato di essere pronta a cogliere le opportunità offerte dalla crisi", nel tentativo di "infiltrare l'economia sana" fino a "sostituirsi" ad essa. Compito delle forze di polizia, ha concluso la titolare del Viminale, è quello di "intercettare, prevenire e contrastare le nuove forme criminali maturate in questo contesto economico, modificando laddove necessario il proprio modus operandi". 

Infine, anche il premier Draghi ha speso parole di timore riguardo al tema, ribadendo l'impegno da parte dello Stato di contrastare ogni possibile irregolarità. "L'arrivo dei fondi del Next generation Eu è una grande sfida per tutti i paesi europei e in particolare per l'Italia", ha affermato Draghi. "La credibilità delle nostre istituzioni ed il futuro della nostra economia dipendono dalla capacità di spendere bene e con onestà questi fondi e l'Italia è determinata a prevenire e reprimere qualsiasi tentativo di frodi e infiltrazioni criminale a tutela dei cittadini, delle imprese e dell'Ue", ha concluso il premier. 

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