Politica

Pozzolo, Meloni cacci chi deturpa l’immagine della Destra

L'opinione di Pietro Mancini

La Presidente mostri il cartellino rosso a personaggi

Il caso Pozzolo e la Destra di Meloni

La vicenda di Emanuele Pozzolo - il pessimo deputato di FdI, indagato per lo sparo di San Silvestro - ha un inquietante precedente. Quello di Sandro Saccucci, che nel 1971 fu arrestato con l'accusa di aver preso parte al tentato Golpe Borghese e scontò 11 mesi di carcere. Rientrato nel Movimento Sociale Italiano, guidato da Almirante, fu eletto alla Camera dei deputati alle elezioni politiche del 1972.

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Il 28 maggio 1976, durante la campagna elettorale per le imminenti elezioni, Saccucci tenne a Sezze un comizio, che fu turbato da disordini, culminati nell'uccisione del giovane comunista Luigi Di Rosa. Meloni - che nacque un anno dopo il fattaccio - non ci azzecca nulla con Saccucci e con la tragedia di Sezze. Ma deve essere più dura con i nostalgici di Mussolini, del Mi di piazza e senza il doppiopetto.

La Presidente mostri il cartellino rosso a personaggi, che deturpano l’immagine della destra. Si liberi di esponenti non cristallini e imbarchi, controllandone personalmente l’integrità morale, più “underdog", il termine, che ha usato per definire se stessa come una che si è fatta da sola ed è riuscita a raggiungere una posizione importante al vertice delle istituzioni.