Esclusiva di Affaritaliani.it/ Primarie, Renzi al 65%. Il sondaggio segreto

Di Daniele Riosa e Alberto Maggi
Ormai ci sono pochi dubbi. Matteo Renzi vincerà le primarie del Partito democratico a mani basse. Lo dicono anche i dati riservati e finora segreti che circolano in largo del Nazareno di cui Affaritaliani.it è entrato in possesso. Il sindaco di Firenze col 65% delle preferenze attribuitogli dalla rivelazione sbaraglierebbe la concorrenza già al primo turno, l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata. I suoi sfidanti sono a distanze siderali e arrancano. Gianni Cuperlo, sostenuto dalla sinistra del partito, avrebbe il 15%, mentre l'outsider Pippo Civati si fermerebbe a 10, così come Gianni Pittella.
Intanto proprio l’ex rottamatore è tornato a parlare e intervistato dal Corriere della Sera lancia la sua "rivoluzione capillare. Annuncia poi l'intenzione di volersi ricandidare alla carica di primo cittadino: visto che "il doppio incarico non è un problema. Epifani ne ha tre". Parlando della politica italiana, Renzi ha sottolineato la necessità di "una rivoluzione capillare che non passa dalle legge di Stabilità ma dalla riconsiderazione del sistema italiano. Lo sostegno da tempo. Ho un unico rammarico: non aver spiegato a sufficienza che la rottamazione non è solo il sacrosanto ricambio generazionale. Quello di cui l'Italia ha bisogno non è cambiare tutto ma cambiare tutti. Ognuno nella sua testa dovrebbe cambiare un pezzettino. Anche l'establishment economico e finanziario che ha colpe forse non più gravi di quelle dei politici ma ha fatto perdere tempo e occasioni all'Italia".
Il sindaco toscano ha spiegato di candidarsi alla guida del Pd "per cambiarlo. Non per fare il grillo parlante di quello che fa oggi il governo ma per costruire un partito nuovo che non conclude affari con i capitani coraggiosi, che sta in mezzo alla gente". Poi nega di voler logorare Letta: "La cronaca di questi sei mesi ha smentito chi mi accusava di cospirare. Continuo a non dare alcun alibi a chi mi accusa di voler criticare il governo per anticiparne la fine. Non attacco il governo. Parlo di quello che serve all'Italia nei prossimi anni. Convinto che l'Italia possa avere un futuro straordinario".