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Politica
Puglia, è sfida tra Dem e 5 Stelle nella città del vino di Vespa

Un caso unico che ha fatto parlare tutta Italia. A Manduria, comune di 30.885 abitanti in provincia di Taranto nel Salento settentrionale, al ballottaggio del 4-5 ottobre per l'elezione del sindaco si scontrano un candidato del Movimento 5 Stelle, Gregorio Pecoraro (al primo turno 4.833 voti pari al 26,93%) e uno del Partito Democratico, Domenico Sammarco (al primo turno 4.511 voti pari al 25,14%). Ed è così che nel comune noto come "Città dei Messapi" e del "Vino Primitivo", le due principali forze che sostengono il governo Conte si contendono il primo cittadino.

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La sfida è importantissima, tanto che sabato scorso per sostenere il candidato grillino (più liste civiche) Pecoraro è arrivato a Manduria - città nota anche perché si trova la sede di Futura 14, la cantina di vini pregiati e dai prezzi non certo popolari che Bruno Vespa ha fondato insieme ai suoi due figli Federico e Alessandro - il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, di fatto il leader del M5S. E, ironia della sorte, proprio il principale sponsor tra i pentastellati dell'accordo con il Pd per le Comunali del 2021.



Intervista di Affaritaliani.it al candidato del Movimento 5 Stelle (più civiche) Gregorio Pecoraro


Manduria caso unico in Italia. Lei contro il Pd, come si sente a vivere questa esperienza quantomeno strana?
"Quando si smette di guardare ai simboli e si guarda alle persone, alla loro storia e credibilità, allora nulla è strano e tutto diventa chiaro. Della mia coalizione fa parte una lista civica composta da giovani “dissidenti” che facevano parte del Pd, poi fuoriusciti in segno di rottura col passato e con un certo modo di fare politica".

Quali sono le principali differenze nell'amministrazione del comune tra lei e il candidato del Pd Domenico Sammarco?

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"Non posso sapere come il mio competitor amministrerebbe il comune, ma di sicuro io posso dire di essere libero da qualsiasi legame di qualsiasi genere, per cui non ho timore, per fare degli esempi, a riorganizzare la macchina amministrativa per renderla più efficiente, o a ricevere, come per legge, un canone per locali comunali affidati ad enti/società. Inoltre ho a disposizione il mio personale bagaglio di competenze ed esperienze, che mi derivano dall’essere già stato sindaco di Manduria (dal 1994 al 2001), quindi caso unico negli ultimi 30 anni, eletto e poi rieletto una seconda volta, cioè premiato dai cittadini. Infine per la professione che svolgo (dottore commercialista e revisore legale, ndr), da circa 10 anni sono revisore dei conti in alcuni Comuni della Puglia, da cui mi deriva una grande competenza in legislazione degli enti locali e pubblica amministrazione, che sono il mio “pane quotidiano”. Quindi il mio modo di amministrare sarebbe fondato sull’utilizzo di competenze specifiche in ogni settore (che di sicuro abbiamo sul territorio e sono state spesso ignorate) unita all’entusiasmo ed energia positiva di tanti giovani che fanno parte del progetto, e che per la prima volta si affacciano alla politica, nell’ambito di un costante dialogo con i cittadini e ascolto delle esigenze della comunità".

Il M5S fa appello ai voti di chi al primo turno ha votato il Centrodestra?
"Premesso che io non sono un candidato “scelto” dal M5S, ma individuato come “guida esperta” dall’intera coalizione, penso che ora tutti i cittadini, in una situazione di “voto libero”, siano chiamati a scegliere il candidato più “credibile” per il bene della città: quindi, per rispondere alla sua domanda, ci rivolgiamo a tutti, compresi coloro che non sono andati a votare al primo turno".

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Ci racconti la visita di Luigi Di Maio di sabato scorso. Come è stato accolto dai cittadini?
"Di Maio è stato accolto con un calore e partecipazione di pubblico forse inaspettata: una folla attenta, ad ogni parola ci circondava e ascoltava, apprezzando con grandi applausi, ciò che dicevamo. Abbiamo parlato non di politica, non di partiti, ma di argomenti concreti che possono cambiare, già dai prossimi mesi, il destino di Manduria. Abbiamo parlato infatti di tutte le opportunità e risorse finanziarie che potranno arrivare sul nostro territorio, come aiuti alle imprese e agli enti pubblici. Si tratta di ingenti risorse collegate al “Recovery fund”, che potranno arrivare anche qui da noi ed essere gestiti dai sindaci in qualità di “soggetti attuatori”. Ma tutto ciò sarà possibile solo attraverso un tavolo tecnico (Comune, Regione, Ministero) nell’ambito di una collaborazione necessaria. Inoltre si è parlato del "Patto per l'export", cioè aiuti alle piccole imprese, quindi un’opportunità anche per le imprese manduriane, che vogliono accedere ai mercati esteri".

Che cosa ha detto Di Maio in particolare della sfida con il Pd? Ha criticato e attaccato i vostri partner di governo a livello nazionale?
"No, ribadisco abbiamo parlato dei problemi del territorio e delle opportunità di rilancio, di aiuti alle famiglie e alle imprese, per questo è stato apprezzato e applaudito".

Pensa che a livello regionale possa esserci una collaborazione tra il M5S e il Governatore appena rieletto Michele Emiliano?
"Personalmente ritengo che il M5S debba proporsi ovunque come forza che vuole governare, però, caso per caso, creando per tempo le condizioni: la fretta non porta a nulla di buono".

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    manduria m5s pd pecoraro





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