Quirinale, Berlusconi: "Il Pdl ha diritto a rivendicare un candidato"
Beghe interne al Pd, tirano la giacca al Pdl per coprire le proprie divisioni, ma non si capisce perche' la presidenza della Repubblica debba essere di pertinenza della sinistra.
Di primo mattino dal quartier generale di via dell'Umilta' reagiscono cosi' alle indiscrezioni secondo cui il partito farebbe il 'tifo' per Massimo D'Alema nella corsa per il dopo-Napolitano. Nel pomeriggio e' Silvio Berlusconi a dettare la linea in una nota: "Il centrosinistra e' ormai diviso su tutto e questo non meraviglia piu' nessuno. Come non meraviglia la vera e propria guerra scatenata intorno al governo e alla presidenza delle Camere con l'obiettivo di sempre: il Quirinale". L'ex premier insiste: "Ma che qualcuno, per combattere questa guerra faccia ricorso al centrodestra per farsene scudo, e' addirittura grottesco. Quelle di cui parlano oggi i giornali sono solo beghe interne al Pd, inventate per mascherare l'eterna lotta di potere che, oggi come ieri, ha sempre caratterizzato la sinistra. Manovre meschine e strumentali -dice il Cavaliere- che rivelano, una volta di piu', quelle radici antiche che affondano in una ideologia mai rinnegata, e che ancora inquina quello schieramento".
D'Alema? "La verita' - spiega per esempio Maurizio Lupi, interpellato da alcuni cronisti a Montecitorio - e' che la sinistra sta portando il Paese a sbattere e ora vogliono risolvere le proprie beghe interne tirando in ballo il Pdl. Il Pdl non vuole essere tirato in ballo in questo totonomine". "Ho l'impressione - rimarca anche Osvaldo Napoli - che la candidatura di D'Alema sia stata appositamente preconfenzionata all'interno del Pd per bruciare qualsiasi possibilita' che l'esponente del pd potrebbe avere".