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Politica
Quirinale, Draghi come Schettino pronto a lasciare la nave Italia per il Colle

Quirinale, non sappiamo contro cosa stiamo correndo, ma di catastrofe si tratta

Chi è alla guida della nave Italia? Per tanti, a partire dal febbraio 2021, un seguace imitatore di Edward John Smith, quasi una sua reincarnazione, per altri, aumentati enormemente di numero strada facendo, una specie di Schettino.

Edward John Smith era il comandante del Titanic, morto affondando da imperturbabile eroe, insieme alla sua nave, dopo essersi dedicato ad aiutare gli altri, la notte del 15 aprile 1912, 110 anni fa. Alla sua memoria è dedicata una statua con le sue fattezze e in divisa da Comandante, nel Parco Beacon di Lichfield. Sul basamento la scritta ricorda il suo gran cuore e la morte eroica.

Francesco Schettino, Comandante della nave da crociera Costa Concordia, il 13 gennaio 2012, nel centenario della tragedia del Titanic, divenne quasi il prototipo dell'anti Smith, con l'aggravante significativo di aver ricevuto, una volta abbandonata la nave con i passeggeri a bordo, il perentorio ordine-richiamo "Vada a bordo, c...o!", di Gregorio De Falco, capitano della capitaneria di porto di Livorno, uomo fedele al comportamento di Edward John Smith, che poi dovrebbe essere quello di tutti i Comandanti di navi.

Il giornalista Simone Innocenti il giorno successivo, la mattina del 14 gennaio, trovò una chiavetta Usb, infilata da un finestrino della sua macchina lasciato parzialmente aperto, per far diminuire l'odore di fumo. Il bravo giornalista, anche due giorni fa, ha ripetuto che non ha mai saputo chi gli fece quel regalo.

Non credo occorresse la collaborazione tra Holmes, Coliandro, Watson e Rock (l'ispettore che aveva commesso un solo errore, non usando la brillantina Linetti) per rispondere, anche solo per curiosità, alle domande: chi e perché ha fatto un simile regalo proprio a un giornalista, a poche ore dal fatto? Gli ha fatto un regalo che a lui non costava nulla e per quel regalo, s'è regalato il Senato.

Allora, siamo guidati da John Smith, come sostengono PD, satelliti e cani sciolti o da Schettino, come pare che sostenga Tremonti? Ma poi, perché tirare in ballo questi due Comandanti antitetici? Mica stiamo andando a sbattere contro un iceberg o contro gli scogli!

Proprio qui sta il punto: non sappiamo contro cosa stiamo correndo, ma di catastrofe si tratta. Una catastrofe che sta rendendo e soprattutto renderà molto più dura  e precaria la vita dei nostri figli. Risparmio spazio e tempo, per un lunghissimo elenco, sintetizzato parzialmente altre volte, dei danni ingentissimi fatti quasi a tutti (ma certamente non ai farmacisti).

In una situazione che già nel 2019 si mostrava difficile, l'allora Comandante indirizzò la rotta della nave Italia, dando credito a un timoniere che non aveva mai fatto neanche il mozzo a bordo di una zattera. Uno che, col mal di mare e il terrore di tutta quell'acqua attorno, aveva anche le classiche allucinazioni da naufrago: gridò Terra! Terra!  

E ci scrisse pure un libro, in cui fu davvero il primo a dire la lunga serie sentita poi di "Sono stato o siamo stati i primi! Siamo d'esempio al mondo intero! Tutti seguono o seguiranno il nostro esempio!". Ultimo Brunetta, con questa vanteria infantile. Terra! terra! ... ed eravamo in pieno oceano, con la rotta errata e con il comandante a testa interrata... scusate, innacquata. 

Un'altra notevole differenza tra John Smith e Schettino, fu proprio nel perché modificarono leggermente la rotta. Per diminuire il pericolo di incontrare iceberg, Smith spostò più a sud il percorso, mentre Schettino per aumentare l'ebbrezza dei passeggeri nel vedere la costa toscana sempre più vicina, andò proprio a cercare gli scogli contro cui sbattere. E questo, per far provare ai passeggeri a bordo e ai bagnanti sulla costa, l'inebriante bravata da raccontare agli amici, del famoso inchino fatto da quel bestione di nave ormai troppo vicino agli scogli.

Da questo punto di vista dobbiamo dire che il Capitano della nave Italia, spinto dal suo Gran Consiglio di naviganti improvvisati, s'è comportato alla Schettino. Questo, mettendo in pericolo di vita dei passeggeri, per vanità, per desiderio di avere la simpatia di passeggeri e pubblico esterno,  ha agito non con raziocinio, ma per fare il piacione, scherzando col fuoco e causando addirittura 32 morti. E il Capitano della nostra nave, assecondando le decisioni dell'improvvisato timoniere per fare il piacione col PD, satelliti, cani sciolti  e loro votanti, contribuì in modo rilevante ad aumentare il numero di morti.

In breve: i vari Comandanti della nave Italia, fino al febbraio 2021, si sono comportati o sono stati costretti a comportarsi come Schettino: hanno combinato guai e sono spariti. Dal febbraio scorso, col nuovo Comandante M'illumino d'incenso, abbiamo John Smith o risiamo alle solite? Giudicate voi: uno che voleva lasciare la nave, tanto al timone chi c'è, c'è, la rotta è fissata, la nave ormai va da sola e lui vuole scappare volando al Colle più vicino, cioè in alto, tra un tripudio di applausi anche da altre navi, è o non è uno Schettino ad alto livello?

Fuori metafora: avendo, come tanti, la nausea del chiacchiericcio su chi sarà il prossimo inquilino del Colle, non ho ascoltato l'attesissima conferenza di Draghi. Ho sentito però e ho letto che, avendo vietato domande riguardanti il Colle, sarebbe restato il mistero sulle sue reali intenzioni. Per me è un mistero che si parli ancora di mistero sulle sue intenzioni.

Uno che è deciso a non puntare al Colle, avrebbe permesso tutte le domande, per avere un'ottima occasione per dire "Nonostante gl'inviti e le pressioni, vi ringrazio ma... ho altri progetti." Uno che, al contrario, vuole avere la mani libere e lasciare aperte tutte le porte, evita le domande sull'argomento, per non correre il rischio di contraddire poi  quanto detto in conferenza.

Sintesi del perché del prolungarsi della tragedia che peserà tragicamente sulla vita dei nostri figli e della "sfortuna cronica" che ha caratterizzato Speranza, timoniere di una nave che non aveva fatto neanche il mozzo su una zattera: se almeno uno dei liquidi presentati  e usati come vaccino, fosse stato un vero vaccino e non un simil vaccino evanescente, avremmo avuto tutt'altra storia: i diventati no-vax sarebbero stati tacitati dall'evidenza dei risultati e la tessera di partito non sarebbe venuta in testa a nessuno.

L'impresentabile e indifendibile Speranza, dobbiamo riconoscerlo, è anche stato sfortunato: gli scienziati "veri" gli hanno garantito che la pandemia sarebbe stata bloccata col vaccino e lui, credendoci, ha riferito e scritto. È stato però anche disonesto nel non ammettere immediatamente l'evidenza: il primo vaccino non poteva bloccare la pandemia!

La caccia tuttora in corso ai non vaccinati aveva inizialmente tre motivazioni, tutte attualmente errate:       

a) l'idea che la pandemia sarebbe stata sconfitta con l'immunità di gregge. Questa chimera, gli esperti seri lo sanno, è irraggiungibile su scala mondiale e anche smentita da esempi reali di piccole comunità totalmente isolate, con vaccinazioni al 100%  e dove si sono reinfettati con varianti (vedi articoli di Ermanno Bencivenga). 

b) i mono (inizialmente), bi (successivamente) e tri (attualmente) vaccinati se si frequentano tra loro possono stare tranquilli.  Basta che non frequentino i non vaccinati.                                                              

c) non ci si può fidare delle cure domiciliari, perché un non vaccinato infettato, può avere i primi sintomi dell'infezione dopo 4-5-6 giorni e in alcuni casi, anche dopo 10-12 giorni. Un non vaccinato può fare da untore, quindi, a sua insaputa e allora niente cure domiciliari e forza con la persecuzione vaccinale.

Di nuovo, le "teste d'uovo" che hanno preso decisioni errate, sono state sfortunatissime: le motivazioni a) e b) sono state smentite clamorosamente con contagi, ricoveri e morti tra plurivaccinati. Patetico sentire e leggere confronti con contagi, ricoveri e morti con non vaccinati, bollati tutti come no-vax, senza avere il minimo dubbio che molti, non si sono vaccinati perché frastornati da un effluvio di notizie contrastanti e disposizioni aggiustate in continuazione e perché in grado di capire le obiezioni di studiosi di indubbia preparazione e serietà che  hanno stilato lunghissimi elenchi di danni da vaccino (esempio che sembrerebbe ormai acclarato: più danni al cuore da vaccino che dal Covid, oppure danni da vaccino nei capillari).

La motivazione c) arma per scoraggiare il ricorso alle cure domiciliari, poteva reggere fino a quando non s'è verificato drammaticamente che il pericolo inizialmente messo in evidenza per i non vaccinati esiste, identico, per i plurivaccinati.

Non sono un attento ascoltatore delle esternazioni del Papa. Fa però grande effetto vedere oggi, in prima pagina, la grande scoperta di un Papa che, secondo i miei gusti, ha anche parlato troppo e spesso a sproposito. Da quando il Super Mario prese "il timone della nave Italia", nel febbraio dell'anno scorso, tutti (o quasi) avevamo la grande Speranza, che ci e si liberasse della mal riposta speranza in Speranza.

Invece, proprio perché consapevole delle aspettative liquidatorie della stragrande maggioranza dei non politicizzati, il Genio che corriamo il rischio di ritrovarci al Colle (speriamo si avveri l'aspettativa di Paolo Becchi sul comportamento dignitoso della stragrande maggioranza dei parlamentari, che dovrebbero trombarlo con soddisfazione) che faceva con Speranza l'illuminato innovatore? Offendeva la ragione. Sacrificava l'evidenza per puro calcolo politico personale (indovinate a che pro?) dicendo: "Ho voluto Speranza al mio fianco, ho grande stima di lui." 

Da quel giorno abbiamo condiviso le parole di Marco Travaglio su Draghi (sarà un ottimo banchiere, ma di politica non capisce un ... tubo) e ci siamo fatti un'idea sul Genio, che è stata sempre più confermata dai fatti. E nel marzo scorso, sicuro che il Genio non avrebbe mai avuto il coraggio di aggiustare la rotta, percorrendo fino in fondo il vicolo cieco imboccato, scrissi, come ricordato più volte, il preveggente articolo ritenuto così poco credibile, da essere rifiutato da tutti i maggiori quotidiani stampati (uno scritto proposto alla redazione può anche essere riassunto da un redattore, senza essere pubblicato o addirittura inserito, accorciato, tra le lettere).

Solo sei o sette mesi dopo, il 2/9/21 fu pubblicato integralmente da Affaritaliani.it. Lì si sosteneva anche la necessità di cessare l'ostracismo alle cure domiciliari. Deo gratias, con quasi un anno di ritardo, hanno suggerito a Bergoglio di dire che, di fronte al rischio del riaffollamento dentro e fuori gli ospedali, bisogna ricorrere anche alle cure domiciliari, combattute e ridicolizzate, fino al 26/4/21. 

Due considerazioni finali: oggi ho letto di corsa l'editoriale di Paolo Becchi e Giuseppe Palma. Ottimo. Governo infame che riduce il popolo in fame! Solo l'abitudine al peggio e alla politicizzazione accecante non fa scandalizzare tutti a dovere. Sono circondato da amici con famiglia, tutti trivaccinati, andati in alberghi di montagna ora vietati a chi non ha la tessera di partito.

Una strage di contagi, un'epidemia di contagi da multivaccinati con tessera. Continuare come Draghi a ripetere tipo pappagallo che abbiamo il problema dei non vaccinati a complicarci la vita, che la colpa dell'aumento di positivi è sempre colpa dei non vaccinati, è proprio da Primi della classe. Sarà meglio non specificare Primi in che cosa.

Sto ricevendo tirate d'orecchie e qualche sasso da alcuni che hanno votato Sì al sondaggio pro Cacciari Presidente, allegandomi le sue dichiarazioni favorevoli alla terza rata del quasi-vaccino evanescente. Ripeto per chi avesse intenzione di rimproverarmi per la scelta provocatoria di Cacciari: non sono un frequentatore del filosofo. Non l'ho mai visto, né incontrato, né siamo in corrispondenza.

Capisco il suo comportamento e ragionamento che presumo socratico: "Io ho fatto la terza dose. Vaccinatevi, anche se non siete d'accordo. Le leggi bisogna rispettarle fino a quando non si ha la forza di cambiarle. Oppure te ne vai."

Il più battagliero contestatore della mia scelta Cacciari, ha chiesto: dove? Mi avventuro nella risposta che gli darebbe Cacciari, col rischio (nullo) che lui o qualche filosofo per lui, mi dia del fantasista filosofico.

Dove me ne vado? mi si chiede. Socrate, condannato a morte (e i non vaccinati quasi ci sono), ebbe la possibilità di scegliere come morire e, come è notissimo, scelse la cicuta, dicendo di non sapere se avrebbe dormito un sonno eterno senza sogni, oppure se sarebbe finito in un mondo dove poter trovare interlocutori migliori... 

Socrate avrebbe potuto anche scegliere di andare in esilio, ma non volle. Secondo me, Cacciari, con quel "Oppure te ne vai..." si riferiva alla possibilità che rifiutò Socrate. Il caro amico contestatore, potrebbe fare come tanti ormai dicono che farebbero se venisse eletto Berlusconi come Presidente. Potrebbe andare, per esempio in Svezia, dove dicono che non ci sia questa ossessione maniacale della caccia all'untore.

Se ci penso bene e penso anche a quest'ultimo Berlusconi con l'idea nobile e geniale del ricatto a Draghi (chi gliela avrà suggerita? Secondo me, Brunetta), me ne andrei anch'io all'estero, ma per davvero! 
Me ne andrei  in un'altra Repubblica. Sceglierei, a testa alta, d'andare in esilio... nella Repubblica di San Marino! Troppo abituato e amante di tutto dell'Italia, anche del suo insuperabilmente bell'idioma, il più dolce e musicale! E anche dei suoi dialetti: splendido l'accento sanmarinese!

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