LE REAZIONI/ Grillo: Berlusconi è morto
EPIFANI: SENTENZA VA RISPETTATA E ESEGUITA. PD PRONTO - "Per quanto ci riguarda, questa sentenza va non solo come e' naturale rispettata, ma va eseguita e resa applicabile". Cosi' Guglielmo Epifani ha commentato la sentenza della Cassazione sul caso Mediaset. "Nel caso in cui ci fosse bisogno, a questo si uniformeranno i nostri gruppi parlamentari", ha chiarito il segretario del Pd.
GRILLO, BERLUSCONI E' MORTO. E' COME CADUTA MURO - Beppe Grillo ha esultato alla sentenza della Cassazione sul processo Mediaset. "Berlusconi e' morto. Viva Berlusconi! La sua condanna e' come la caduta del Muro di Berlino nel 1989", ha scritto sul suo blog. "Il Muro divise la Germania per 28 anni. L'evasore conclamato, l'amico dei mafiosi, il piduista tessera 1816 ha inquinato, corrotto, paralizzato la politica italiana per 21 anni, dalla sua discesa in campo nel 1993 per evitare il fallimento e il carcere. Un muro d'Italia che ci ha separato dalla democrazia. Oggi questo muro, da tempo un simulacro, un'illusione ottica, tenuto in vita dagli effetti speciali dei giornali e della televisione, e' caduto", ha insistito. Ora, ha spiegato, il partito democratico "e' senza stampelle". "Chi piangera' Berlusconi? Non i suoi che, come tutti i servi, cercheranno subito un altro padrone. E' nella loro natura. Craxi fu subito dimenticato mentre il suo tesoriere Amato divenne presidente del Consiglio (sic). Mussolini venne appeso a piazzale Loreto, ma la nomenclatura fascista entro' in massa nella democrazia cristiana. Chi e' abituato a servire, cambia velocemente. I peggiori nemici di chi cade sono i suoi ex compagni. Giuda ha fatto scuola", ha premesso. "Invece, si vestiranno a lutto i suoi finti oppositori, che hanno lucrato sulla sua figura. Se non fosse esistito il Pdl, non sarebbe nato neppure il suo doppio, il pdmenoelle", ha proseguito Grillo. "Lo piangeranno i Violante, i D'Alema, le Finocchiaro, i Bersani, i Veltroni, i Fassino che lo hanno tanto amato e a cui devono la loro fortuna", ha assicurato. "Per il pdmenoelle Berlusconi ha rappresentato l'assicurazione sulla vita, il malloppo elettorale. L'unico programma del pdmenoelle e' stato quello di smacchiare il giaguaro per poi divorare insieme a lui l'Italia. Il pdmenoelle e' oggi senza stampelle, senza maschera, senza rete, senza l'amico di sempre", ha insistito. "'Ah, Berlusco', ricordati degli amici' e lui, gli va riconosciuto, si e' sempre ricordato di loro. Berlusconi ha avuto l'intuizione e la capacita' di scegliersi i cosiddetti nemici, di allevarli e sostenerli. Sono stati per decenni la sua polizza sulla vita. E ora? Che ne sara' di loro? Dei vedovi di Berlusconi? Degli orfani di mille leggi vergogna votate insieme? Come potranno sopravvivere senza un falso nemico, buono da combattere solo in campagna elettorale per lucrare voti?", ha chiesto. "Un muro e' crollato, ma altri devono ancora cadere", ha concluso.
DI PIETRO, ORA CERTEZZA, CAV E' EVASORE FISCALE - "Ora abbiamo la certezza che Berlusconi e' un evasore fiscale e, come tale, non era degno di governare l'Italia ieri, ne' oggi e' degno di rappresentare le istituzioni". Lo afferma in una nota il presidente onorario dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Ci auguriamo - prosegue - che lo capiscano anche quei cittadini che, in buona fede, sono stati raggirati e presi in giro da un sistema d'informazione malato che risponde agli ordini di Silvio Berlusconi e che, per suo conto, ha disinformato l'opinione pubblica. Infatti, con questo sistema ha venduto agli italiani la sua innocenza, facendo credere che erano i magistrati ad accanirsi contro di lui". "Invece - conclude Di Pietro - come ho sempre detto dal primo giorno, Berlusconi e' entrato in politica solo per sfuggire alla giustizia".
CARFAGNA, SENTENZA INGIUSTA. RIEQUILIBRARE POTERI - "Grande amarezza e stupore". Cosi' la portavoce del gruppo Pdl alla Camera dei deputati Mara Carfagna, intervistata dal TG1, ha commentato la sentenza Mediaset. "Fa stupore pensare, infatti, che una persona possa evadere il fisco per pochi milioni di euro quando ne versa alcuni miliardi", ha proseguito, "si tratta di una sentenza profondamente ingiusta che conferma un accanimento giudiziario che non e' degno di un paese civile e democratico come il nostro". Ora, ha assicurato, "c'e' bisogno che tra i poteri ci sia equilibrio, cosi' come lo avevano previsto i padri costituenti. Non credo che questi ultimi, oggi, sarebbero contenti di vedere una situazione per la quale una piccola parte di un potere prevarica un altro".
BONDI (PDL), AGIRE PER NON FAR PRECIPITARE L'ITALIA - "La sentenza della Cassazione non da' serenita' al nostro Paese, che avrebbe un bisogno assoluto di stabilita' di governo e di riconciliazione nazionale". Lo dichiara il senatore Sandro Bondi coordinatore del Pdl. "Tocchera' alle forze politiche piu' responsabili e alle istituzioni piu' coscienti della gravita' della situazione, - sottolinea - agire per non far precipitare l'Italia in un pericoloso vicolo cieco e di mantenere aperta una prospettiva di tenuta dello Stato e della democrazia. Sono sicuro che il Presidente Silvio Berlusconi sapra', nonostante questa ulteriore e immotivata sofferenza che gli hanno inflitto, perseverare nel rappresentare le ragioni e le speranze di quegli italiani che vogliono vivere in un Paese civile, giusto e democratico".
BRAMBILLA, CONSENSO NON SI CANCELLA CON SENTENZA - "Il consenso di milioni di cittadini non si cancella con una sentenza. E per quanto mi riguarda, l'amarezza e' troppo grande per commentare". Cosi' l'ex ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, sulla decisione della Cassazione resa pubblica oggi.
GALAN (PDL), SENTENZA NON COSTITUISCE GIUSTIZIA - "Allibito, stordito, incredulo. E mille altri aggettivi. Ci avevo sperato, si', ci avevo sperato. Il fatto non costituiva reato e questa sentenza non costituisce giustizia". Lo ha detto Giancarlo Galan, Pdl, Presidente Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera. "Si e' mancata una storica occasione che presentava innumerevoli e fondamentali risvolti. E' l'amara e preoccupante consapevolezza che esistono 'pesi e misure' troppo diverse nel nostro sistema". Galan si dice poi "profondamente addolorato per il mio amico, per il mio leader politico, per un cittadino italiano che e' stato posto al centro di vicende giudiziarie, a dir poco, allucinanti. Riflessi sul Governo? Non saprei dire cosa succedera' domani, certo e' che, sin dai tempi piu' antichi, si sostiene, e ne era convinto anche Aristotele, che ad una particolare ondata di caldo sia da associarsi un terremoto. Vedremo".
LA RUSSA, CI ASPETTAVAMO SENTENZA MENO EQUILIBRISTA - "Esprimo al presidente Berlusconi la mia vicinanza per una sentenza che non accoglie i seri motivi del ricorso presentato dagli avv. Coppi e Ghedini ma non conferma l'interdizione che avrebbe impedito a Berlusconi di ricandidarsi. Sembra un colpo (pesante) al cerchio e un colpo (di consolazione) alla botte. Dalla Cassazione ci saremmo aspettati una sentenza meno equilibrista. Non vi e' dubbio che ci saranno inevitabili conseguenze politiche. E' gia' molto che Berlusconi sia riuscito a far tenere ai suoi un atteggiamento pacato che di certo larga parte della sinistra non avrebbe avuto se fosse stata cassata la condanna". Lo dichiara Ignazio La Russa, presidente di Fratelli d'Italia-centrodestra nazionale.