Referendum su lavoro e cittadinanze, la vera battaglia è sul quorum. Quesiti e orari, la guida al voto - Affaritaliani.it

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Referendum su lavoro e cittadinanze, la vera battaglia è sul quorum. Quesiti e orari, la guida al voto

La vera battaglia è sul quorum: serve il 50% + 1

di redazione

I seggi elettorali saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica, e dalle 7 alle 15 di lunedì

Referendum, si avvicina l'8 e il 9 giugno - domenica e lunedì - quando i cittadini italiani saranno chiamati a votare su cinque referendum riguardanti temi di lavoro e cittadinanza. Quattro quesiti sono stati promossi dalla CGIL e da altre associazioni della società civile, mentre il quinto è stato proposto dal partito PiùEuropa con il sostegno di Possibile, PSI, Radicali Italiani e Rifondazione Comunista. 

I seggi elettorali saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica, e dalle 7 alle 15 di lunedì. Subito dopo lo spoglio delle schede. Potranno votare anche i fuori sede che hanno presentato la domanda entro il 5 maggio per votare in un comune diverso da quello di residenza, gli italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) e quelli che si trovano temporaneamente fuori dall’Italia per motivi di lavoro, studio e cure mediche, a patto che abbiano fatto la richiesta entro il 7 maggio (tutte le indicazioni sono sul sito del ministero degli Esteri).

I referendum sono abrogativi e chiedono di cancellare alcune norme per ripristinare le regole precedenti. Per essere validi serve il quorum della metà più uno degli aventi diritto al voto che si rechi alle urne. La vera battaglia dunque non è sul Sì o sul No ma sull'affluenza/astensione ai seggi.

I cinque quesiti referendari sono i seguenti:

Licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti: si propone l'abrogazione di uno dei decreti del Jobs act  che  riguarda  il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, introdotto dal Jobs Act. L'obiettivo è ripristinare la possibilità di reintegrazione del lavoratore  nel  suo posto di lavoro,  in  tutti i casi di licenziamento illegittimo.

Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese: questo quesito mira a eliminare il tetto massimo all'indennità per licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti, consentendo al giudice di determinare l'importo senza limiti predefiniti.

Contratti a termine: si propone l'abrogazione di alcune norme contenute nel Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che regolano la  possibilità di instaurare  contratti a tempo determinato e le condizioni per le proroghe e i rinnovi.

Responsabilità solidale negli appalti: Il quesito chiede l'abrogazione della norma che esclude la responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore,  per gli infortuni sul lavoro derivanti da rischi specifici dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.
 
Cittadinanza italiana per stranieri: si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana.

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