Politica
Regionali Campania, Fico sconfitto? Scissione nel M5S e terremoto nel Pd. A rischio anche la leadership di Schlein
Appendino pronta a fondare un movimento con Dibba. Inside

Se perde Fico perdono anche Schlein, Bettini e Franceschini
Cresce la tensione nel Centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 23 e del 24 novembre. Non certo per il Veneto, dove il trionfo di Alberto Stefani è sicurissimo, così come la vittoria di Antonio Decaro in Puglia. La preoccupazione è per la regione Campania dove Roberto Fico, candidato imposto da Giuseppe Conte a Elly Schlein, fa tremare sia i vertici del Partito Democratico sia quelli del Movimento 5 Stelle.
Le dimissioni di Chiara Appendino da vice-presidente dei pentastellati sono una "bomba" politica per il movimento fondato da Beppe Grillo. L'ex sindaca di Torino non ha mai digerito l'opposizione durissima dei Dem quando era prima cittadina del capoluogo piemontese e ha certamente il dente avvelenato ma il suo gesto dimostra che una fetta importante del M5S non gradisce l'alleanza con il Pd, Alleanza Verdi Sinistra e soprattutto Casa Riformista Italia Viva di Matteo Renzi.
Una sconfitta dell'ex presidente della Camera alle Regionali in Campania, e va segnalato che nei sondaggi il candidato del Centrodestra Edmondo Cirielli è in forte ascesa (grazie soprattutto a Forza Italia che punta a diventare il primo partito come in Calabria), sarebbe un detonatore sia al Nazareno sia nel Movimento. Per quanto riguarda quest'ultimo, sempre debole alle elezioni locali (e abbiamo visto il flop di Pasquale Tridico, un big ex presidente dell'Inps e padre del reddito di cittadinanza), potrebbe portare a una scissione di chi non vuole assolutamente alcuna alleanza alle elezioni politiche - nonostante Schlein stia facendo di tutto per appiattirsi sui 5 Stelle - da parte proprio di Appendino che, magari insieme ad Alessandro Di Battista, potrebbe dar vita, anche con Danilo Toninelli, a un nuovo movimento che si richiami alle origini del M5S, contro il sistema dei partiti attuali e quindi anche contro il campo largo che faticosamente Schlein sta cercando di tenere insieme.
Ma un flop di Fico alle elezioni in Campania provocherebbe anche un terremoto politico nel Pd perché significherebbe la sconfessione e la sconfitta totale non solo della segretaria ma anche della linea di sinistra portata avanti da Goffredo Bettini e, ultimamente, anche da Dario Franceschini, il quale ha affermato che per battere Giorgia Meloni non serve un moderato. E invece, vedremo l'esito del voto in Campania, finora le Marche e soprattutto la Calabria hanno dimostrato l'esatto opposto. Se davvero Fico dovesse perdere contro Cirielli la segretaria Dem verrebbe messa fortemente in discussione visto che le Regionali finirebbero 4 a 2 per la maggioranza di Centrodestra.
Si potrebbe anche arrivare a un congresso anticipato con la minoranza riformista - da Lorenzo Guerini a Pina Picierno da Paolo Gentiloni a Piero Fassino (solo per citare qualche nome) pronti a candidare la sindaca Silvia Salis, non tanto come segretaria del Pd quanto come unica figura possibile per il Centrosinistra da contrapporre a Meloni alle prossime Politiche. Insomma, la Campania sarà decisiva. Se Fico ce la fa, anche di poco, si va avanti, ma se vince Cirielli (e Forza Italia e Fratelli d'Italia insieme valgono attorno al 40% al quale vanno sommate le altre liste come la Lega) si aprirebbe uno tsunami con possibile scissione nel M5S e congresso anticipato nel Pd. E possibile scissione anche nei Dem laddove Schlein non volesse mollare la poltrona di segretaria.
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