Renzi a Letta: piccoli passi non bastano

Enrico Letta è "un amico, solido, competente e grande ammiratore dell'Europa" ma "poiche' sta in una 'Grossekoalition', tutto quello che fa è pragmatico, non rivoluzionario". Matteo Renzi sceglie un'intervista alla 'Frankfurter Allgemeine Zeitung' per lanciare un messaggio all'inquilino di Palazzo Chigi: "Nella nostra situazione i piccoli passi non servono. In fatto di burocrazia e' tutto il sistema che va cambiato". Anche in tema di giustizia, osserva il sindaco di Firenze, "parliamo solo dei processi di Berlusconi mentre abbiamo bisogno di un'efficiente e rapida conduzione dei processi civili".
Per il sindaco di Firenze "chi vince le primarie, condotte in modo aperto e democratico, è candidato alla guida del governo". E poi: "Non vorrei diventare leader del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l'Italia".
Intanto il vice ministro dell'economia Stefano Fassina conferma la sua candidatura alla segreteria del partito. "Sono a disposizione per dare il mio contributo". Lo stesso fa Gianni Cuperlo , che non ha intenzione di fare passi indietro: "La logica è del dialogo. Questo è un congresso di cui dobbiamo discutere dell'identità, della cultura politica, del profilo, del ruolo di questo partito. Le candidature ognuno è in grado di giudicarle. Chi si candida lo fa perché sente il dovere di poter dare un contributo e queste candidature sono tutte energie positive".