Politica
Renzi-Berlusconi insieme nella Dc 2.0. Si spaccano Pd e Forza Italia
Il terremoto politico che sta mettendo in crisi sia il Pd sia il Centrodestra potrebbe avere conseguenze clamorose che vanno ben al di là dello scontro Renzi-Bersani-D'Alema e della spaccatura Meloni-Bertolaso a Roma. In Parlamento si ragione su uno scenario che ridisegnerebbe l'intero quadro politico in vista delle prossime elezioni politiche, quasi certamente all'inizio del 2017. Protagonisti i due padri del Patto del Nazareno, secondo molti mai morto. Matteo Renzi spingerà, anche dopo le Amministrative, fuori dal Pd la minoranza di Bersani, Cuperlo e D'Alema, magari facendo votare in Direzione l'obbligo di attenersi alle decisioni della maggioranza renziana. Sul fronte opposto, dopo lo strappo di Roma, Forza Italia potrebbe spaccarsi in due con una parte che non condivide le decisioni dell'ex Cavaliere che fonda un nuovo partito o un movimento per correre alle urne insieme a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni, mentre i fedelissimi di Silvio Berlusconi (in primis in cerchio magico Pascale, Bergamini, Rossi) con la Forza Italia ufficiale che, preso atto della "deriva lepenista" della destra, si avvicina al centro al presidente del Consiglio, magari attraverso Verdini, che nel frattempo avrebbe ottenuto il risultato di espellere la sinistra interna di Bersani, D'Alema e Speranza. Di fatto il Patto del Nazareno, messo in frigorifero per qualche mese, tornerebbe più forte di prima. E in quest'ottica la costituzione del gruppo Ala da parte di Verdini si spiegherebbe come un primo step di questo progetto. In sostanza nascerebbe una sorta di 'grande centro', una Dc 2.0 la chiamò mesi fa Luigi Bisignani su Affaritaliani.it, che comprende Renzi, Berlusconi-Verdini-Alfano (che tornerebbero così insieme) e gli ex montiani di Scelta Civica. E' evidente che anche nell'Ncd una parte, quella che fa riferimento a Maurizio Lupi, potrebbe lasciare Alfano per spostarsi verso destra. In definitiva l'Italia avrebbe un grande centro Renzi-Berlusconi-altri (il famigerato 'Partito della Nazione), la destra Salvini-Meloni-altri, il Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana con Sel, gli ex Pd della minoranza e Rifondazione Comunista. E' evidente che questo progetto avrebbe il via libera del 'Partito di Mediaset', ovvero di Fedele Confalonieri e dei figli (Marina e Piersilvio in testa) di Berlusconi.