Renzi: "Imprenditori eroi del nostro tempo. Tasse giù per 18 miliardi"
"Per la prima volta lo Stato dimagrisce anziche' ingrassare. La riduzione delle tasse come l' inizio di un processo rivoluzionario, e' il nostro obiettivo". Lo dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un messaggio alla Cna, parlando di "una riduzione di 18 miliardi di tasse". "Chi si alza la mattina mettendo in gioco tutto, e' un eroe dei tempi nostri, della quotidianita'", ha detto Renzi lanciando "un appello: dateci una mano a cambiare l'Italia".
"E' un momento difficile per il Paese. Lo dicono tutti. E' un momento in cui e' forte il sentimento di rassegnazione, di stanchezza. Quanti dicono 'ah, non ce la faremo mai'? E invece noi ce la faremo", ha aggiunto.
"In ogni caso quello che caratterizza noi e voi e quello che e' molto semplice, e' l'idea che questa volta ce la facciamo e non e' un problema di gufi o di pessimismo, e' un problema perche' l'Italia oggi e' divisa tra chi pensa che di fronte ad un problema si debba urlare piu' forte e alimentare il problema per creare ancora piu' tensioni e chi invece, rimboccandosi le maniche, facendo il proprio pezzo di strada, questo Paese lo rimette in gioco". "Quelli siamo noi, quelli siete voi, quella e' l'Italia che portera' il Paese fuori dalle sabbie mobili, dal pantano", ha aggiunto il premier.
"La nostra parte la facciamo semplificando il sistema fiscale rendendolo piu' semplice, anche perche' vorrei vedere come si fa a renderlo meno semplice a renderlo piu' complicato il sistema fiscale italiano", ha concluso il premier.
A stretto giro la risposta della leader della Cgil, Susanna Camusso. "Il futuro del Paese non deve essere fatto da eroi ma da persone normali". Rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della manifestazione in corso a Roma, Camusso ha sottolineato che "quando si indicano gli eroi bisogna indicare persone che hanno fatto cose straordinarie. Il premier dovrebbe ricordarsi che se gli imprenditori hanno attraversato questa crisi e' perche' c'erano i lavoratori, i loro straordinari sacrifici, la loro disponibilita'". Secondo il segretario generale della Cgil quindi "e' ingiusto che la crisi possa essere risolta da singoli eroi".