E ora resa dei conti nel Pd. Renzi pronto a forzare la mano
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Alla fine Matteo Renzi limita i danni (la sconfitta in Umbria sarebbe stata dolorosissima) ma la debacle di Alessandra Moretti in Veneto e la sconfitta di Raffaella Paita in Liguria sono pesanti da digerire per il segretario del Partito Democratico. Moretti e Paita erano due renziane doc e sono state sonoramente battute dal leghista Luca Zaia e dal consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti.
A questo punto il premier accelererà sulle riforme e sull'azione di governo in generale e, molto probabilmente, le divisioni all'interno del Pd non potranno che acuirsi. Sulla riforma della scuola e sul nuovo Senato ci saranno non pochi fuochi d'artificio con la minoranza dem che cercherà di prendersi una rivincita sul presidente del Consiglio. L'impressione è che se Renzi dovesse capire che il cammino parlamentare delle leggi e delle riforme venisse messo in difficoltà potrebbe anche forzare la mano e tentare lo strappo a Palazzo Madama per poi invocare il ritorno anticipato alle urne per le elezioni politiche.
Staremo a vedere, fatto sta che l'onda lunga di Renzi iniziata con le Europee del 2014 ha subito un brusco stop.