Farnesina, lite Napolitano-Renzi. No del Presidente al premier
Colpo di scena sulla nomina del successore di Federica Mogherini alla Farnesina. Un lungo colloquio al Quirinale tra il premier e il presidente della Repubblica non è bastato per trovare il nome del nuovo ministro degli Esteri. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il faccia a faccia sarebbe stato particolarmente teso tanto che qualcuno già parla di scontro istituzionale senza precedenti. Matteo Renzi avrebbe proposto al Capo dello Stato di Lia Quartapelle, 32 anni di Varese, un oitsider assoluta e alla prima legislatura. Giorgio Napolitano si sarebbe però opposto, sottolineando la scarsa esperienza della neo-parlamentare considerando i delicatissimi tavoli aperti, primo fra tutti la questione dei due marò. Ma il premier avrebbe insistito, dicendo no alle controproposte del Presidente, ovvero quelle di Marina Sereni, favorita alla vigilia, di Lapo Pistelli, vice della Mogherini. Un possibile compromesso potrebbe portare alla guida della Farnesina Elisabetta Belloni, dirigente del dicastero, capo del personale e dal 2004 al 2008 capo dell'unità di crisi. Una soluzione quindi tecnica che non convince Renzi. Il premier infatti preferirebbe un politico di professione. Altra ipotesi in campo quella di Marta Dassù, viceministra con Emma Bonino e durante il governo di Mario Monti, al momento membro del cda di Finmeccanica.
Il Quirinale: primo scambio di opinioni
Tra il premier Matteo Renzi e il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano "c'e' stato un primo scambio di opinioni sulla nomina del prossimo Ministro degli Esteri". E' quanto si apprende dall'ufficio Stampa del Quirinale in seguito all'incontro avvenuto oggi tra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. "Il colloquio - sempre secondo quanto si apprende - e' servito ad un giro di orizzonte sui temi dell'agenda del governo e dell'attivita' politico-parlamentare. Tra questi ultimi, la legge elettorale e il completamento della composizione di Corte Costituzionale e Consiglio Superiore della Magistratura".
Intanto, in attesa di diventare la nuova Lady Pesc, Mogherini si è dimessa alla Camera da parlamentare con un accorato messaggio di saluto, nel quale ha ringraziato Napolitano per "la forza e la saggezza con la quale ha saputo guidare le istituzioni" e "per l'esempio e il conforto personale". "Non è un addio ma un arrivederci", ha continuato il ministro uscente, che ha spiegato: "E' stato un grande onore servire questo Paese da deputato della Repubblica e per questi mesi da ministro".
La presidente della Camera, Laura Boldrini, precedentemente ha dato lettura della lettera di dimissioni, nella quale esprime la volontà di lavorare per colmare le distanze che oggi si registrano nel rapporto con l'Ue. La lettera è stata accolta dall'aula con un lungo applauso. Al posto della Mogherini è stato proclamato deputato Marco Bergonzi, primo dei non eletti del Pd nella circoscrizione Emilia Romagna.