Retroscena Pdl-Fi/ Falchi-colombe, scoppia la pace. Le verità sul dietrofront di Alfano

Tutto si tiene. Nulla accade per caso. Ed è così che arrivati ormai sull'orlo della scissione nel Pdl / Forza Italia scoppia la pace tra Silvio Berlusconi e il suo delfino senza “il quid”. Il dato di partenza è la smentita di Marina, che categoricamente precisa (ancora una volta) che intende continuare ad occuparsi delle aziende di famiglia e che non vuole affatto scendere in politica. Ecco la svolta. Passano due ore e arriva la retromarcia di Angelino Alfano: "I sottoscritti consiglieri nazionali si riconoscono nella leadership di Silvio Berlusconi, ovviamente a cominciare da me. Questo sarebbe il primo rigo di ogni documento che io dovessi sottoscrivere". Voilà, il dietrofront è servito. E con esso anche l'accordo che sancisce la pace (salvo colpi di scena ovviamente). Il Cavaliere candiderà il ministro dell'Interno alle primarie per la leadership del Centrodestra (visto che il no della figlia e l'insistenza su questo punto della Lega e di Fratelli d'Italia sono certi) e in cambio Alfano non spaccherà il partito, farà il bravo e si riconoscerà in Forza Italia.
La chiave di volta è stata la frase del governativo Maurizio Lupi (che è anche un ministro): "Un centrino con Casini verrebbe bocciato dagli elettori e non interessa a nessuno"). E così si ricuce lo strappo, salvo quelli alla Giovanardi che non vogliono mollare il Pdl per gli azzurri. Se vorranno cambiare idea ok, altrimenti by-bye. Ma se il Centrodestra ritrova unità a rischiare ora è il governo, soprattutto con un vicepremier che torna dal Cav e quindi, giocoforza, si allontana dal presidente del Consiglio. Non a caso Alfano ha tenuto a precisare (assomigliando a Ghedini): "Abbiamo sempre la speranza che il Partito Democratico abbia una posizione che rispetti il principio di non retroattività delle norme penali e, comunque, di quelle afflittive". Da una parte Matteo Renzi e i suoi strali contro le larghe intese, dall'altra il ritorno di fiamma Berlusconi-Alfano: Enrico Letta non dorme sonni tranquilli...
Alberto Maggi - @AlbertoMaggi74