Retroscena/ Larghe intese e Grasso premier. Marini o Amato capo dello Stato
@AlbertoMaggi74

Sono ore di riflessione al Quirinale. Il Presidente della Repubblica vaglia attentamente la situazione politica mentre si sono concluse le consultazioni del premier incaricato Pier Luigi Bersani. L'ipotesi più probabile è che Giorgio Napolitano non accetti di mandare il leader del Partito Democratico in Parlamento senza avere numeri certi. Numeri che non ha. Quindi? Il capo dello Stato non può e nemmeno vuole sciogliere le Camere perciò la strada, tutta in salita, è quella di un esecutivo del Presidente e/o di scopo. Non un governo di legislatura bensì un gabinetto a tempo che si impegni ad affrontare le principali sfide economiche del Paese assecondando e spingendo per una riforma della legge elettorale.
Il tutto per tornare alle urne in autunno o all'inizio del 2014. E al Quirinale si sta ragionando sul nome di Piero Grasso. Primo perché istituzionalmente si va sempre sul presidente del Senato - seconda carica istituzionale -; secondo perché l'ex procuratore nazionale antimafia è un moderato ed esterno rispetto alla sinistra. L'ex procuratore capo di Palermo, anzi, è un nome per nulla sgradito dal Centrodestra. Berlusconi ha un'ottima considerazione di Grasso, sin dai tempi della nomina alla Dna nel 2005. Proprio una legge dell'allora maggiornaza di Centrodestra mise fuori gioco Gian Carlo Caselli dalla corsa alla nomina all'antimafia, aprendo di fatto la strada a Grasso. Per non parlare della recente frase di Grasso sui meriti del governo Berlusconi nella lotta alla mafia (anche se la questione della "medaglia" è stata da alcuni volutamente esagerata).
Il Pdl, quindi, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, sarebbe pronto ad appoggiare un governo guidato dal numero uno di Palazzo Madama, ma con un programma condiviso. Ovviamente l'altra partita legata a quella dell'esecutivo è quella del Colle. Il Pdl ha un candidato naturale, Gianni Letta, anche se sa perfettamente che non verrà mai votato dal Pd (troppo legato al Cavaliere). Perciò, sempre secondo quanto Affari ha appreso, il Centrodestra sarebbe disposto a dare l'assenso al piano Quirinale - governo Grasso qualora il Centrosinistra proponesse per il dopo-Napolitano o il nome di Franco Marini o quello di Giuliano Amato. Due esponenti autorevoli della sinistra moderata ma che non si sono mai espressi in maniera forte e netta contro Berlusconi. Insomma due figure non di parte e in grado di dare le opportune garanzie anche agli elettori di Centrodestra.