Le accuse dei boss non sono oro colato
Prima, attacchi postumi di Totò Riina al defunto Giulio Andreotti che- avrebbe detto il capomafia, intercettato nel carcere di Opera, a un detenuto- incontrai, a Palermo, ma non baciai, nel lontano 1987. Poi, bordate a Silvio Berlusconi, accusato di aver versato a Cosa nostra 250 milioni ogni 6 mesi.Infine, difesa di don Nicola Mancino: l'ex ministro era un nemico delle cosche e non trattò mai con me.
Non sarebbero necessarie maggiore cautela e doverosa attenzione dei media, in primis nei confronti delle persone decedute, chiamate in causa dall'ergastolano che, di recente, ha minacciato don Ciotti ? Perchè prendere per oro colato e trasformare quasi nell'oracolo di Delfi le esternazioni del feroce mandante delle stragi Falcone e Borsellino ? Totò Riina, ignorante ma non stupido, sapendo di essere intercettato, non potrebbe avere convenienza a inviare messaggi trasversali e a far filtrare allusioni all'esterno del carcere?
Pietro Mancini