Politica

Roberto Salis attacca Salvini: "Dal ministro metodi da Ventennio"

di Redazione

La Lega: "Parole gravi"

"Questo metodo culturalmente appartenente al ventennio di diffamare l'avversario politico - aggiunge - è intollerabile"

 

Al Salone del Libro il papà di Ilaria Salis, Roberto, trova il tempo per scatenare un caso. Le parole pronunciate durante il suo intervento potrebbero innescare un vero e proprio terremoto politico. "Se fosse sinceramente convinto di quello che ha detto non la diffamerebbe", ha affermato Roberto Salis, padre di Ilaria, rispondendo alle parole del ministro Salvini su cosa gli direbbe se lo incontrasse al Salone del Libro.

Il titolare del Mit ha infatti affermato: "Lo saluterei, gli farei in bocca al lupo per la figlia perché non sono abituato a volere il male di nessuno. Al di là che sia candidata o no in carcere non godo mai quando qualcuno anche lontano da me finisce in carcere. Quindi gli farei gli auguri, poi lui si tiene le sue idee, io mi tengo le mie". Ma niente da fare, papà Salis va all'attacco: "Questo metodo culturalmente appartenente al ventennio di diffamare l'avversario politico - aggiunge - è intollerabile. Non è possibile che ancora adesso, che abbiamo la Costituzione da più di 70 anni, si utilizzino dei metodi che, come è scritto nella Costituzione, non devono più far parte di questo Paese. Non si possono tollerare ulteriormente queste cose". E a chi gli chiede se vorrebbe incontrarlo Salis risponde "non mi interessa, io cerco di circondarmi di persone che mi arricchiscono".

E dalla Lega arriva la replica: "Il padre di Ilaria Salis, verso il quale Matteo Salvini ha espresso parole rispettose, ha preferito attaccare il leader leghista facendo riferimento addirittura al Ventennio. Parole gravi e fuoriluogo, pronunciate da un signore che afferma di non voler incontrare Salvini preferendo  circondarsi “di persone che mi arricchiscono”. In effetti la figlia è candidata dallo stesso partito di Soumahoro, che a proposito di parenti che si arricchiscono è esperto".