Romani (Forza Italia): "Poco in comune con la piazza di Salvini"
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Forza Italia ha qualcosa in comune con la Piazza del Popolo di Roma di Salvini? "No, può avere in comune qualcosa con chi c'era sul palco, come Bossi o con la classe dirigente della Lega come Maroni con cui governiamo insieme. Abbiamo poco in comune con CasaPound e poco in comune con la cultura del vaffa", afferma ad Affaritaliani.it Paolo Romani, capogruppo al Senato di Forza Italia, intervistato all'indomani della manifestazione contro Renzi della Lega nella Capitale.
"La protesta legittima dei cittadini italiani si è materializzata con il voto a Grillo, un voto che si è dimostrato inutile in questi quasi due anni: non ha infatti prodotto alcun risultato in termini di miglioramento delle condizioni di vita e della situazione economica, soprattutto di coloro che lo hanno votato".
"Questo voto di protesta - spiega il presidente dei senatori azzurri - oggi sembra rivolgersi e guardare con attenzione agli slogan duri di Salvini. E, tutto sommato, se si trattasse di intercettare e raccogliere il malcontento, che finora si era tradotto in Parlamento in estrema sinistra pur partendo da un elettorato piuttosto eterogeneo come quello di Grillo, riconducendolo e risolvendolo in una proposta di destra, l'operazione della Lega di Salvini avrebbe una valenza positiva per l'intero cantiere del centrodestra."
Romani però avverte: "Se invece si traduce solo nella trasformazione della Lega in un movimento di estrema destra, lepenista, che condivide addirittura, come ieri a Roma, le piazze con CasaPound, il tutto si riduce ad una mera raccolta di consenso, un consenso comunque limitato in un Paese con la nostra storia: un'operazione, dunque, del tutto sterile ai fini della ricostruzione di uno schieramento alternativo alla sinistra, quel centrodestra che Forza Italia intende rifondare a partire da valori, idee e obiettivi condivisi".