Ucraina, Cacciari: "Guerra Usa-Russia? Europa rasa al suolo. Putin ha torto, ma il caos è colpa anche di noi occidentali e di Kiev. Ecco perché" - Affaritaliani.it

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Ucraina, Cacciari: "Guerra Usa-Russia? Europa rasa al suolo. Putin ha torto, ma il caos è colpa anche di noi occidentali e di Kiev. Ecco perché"

Il filosofo ed ex sindaco di Venezia: "Accettiamo il referendum in Kosovo, ma non in Crimea e Donbass"

Di Alberto Maggi

"Non c'è più alcun diritto internazionale, nessuna regola. Vige solo il diritto del più forte, dell'animale"


"Speriamo di essere solo alle battute… E francamente non credo che Trump e Putin abbiano intenzione di scatenare una guerra mondiale". Con queste parole Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, intervistato da Affaritaliani.it, commenta lo scambio di accuse tra Washington (con il presidente degli Stati Uniti che ha detto 'Putin sta scherzando con il fuoco') e Mosca (con il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev che ha affermato 'Brutta cosa la Terza Guerra Mondiale...').

"E' del tutto evidente - sottolinea l'ex primo cittadino di Venezia - che in un conflitto del genere ad andarci di mezzo saremmo soprattutto noi europei. La Cina, l'India, il Brasile, l'Australia e il Sud Africa, solo per fare esempi di altri grandi Stati mondiali, starebbero a guardare. Sarebbe un conflitto tra noi, Italia inclusa, e la Russia, speriamo che ragionino. Strategicamente parlando gli Usa hanno tutti gli scudi che li difendono e avrebbero solo conseguenze metereologiche di una guerra mondiale. Sono ben protetti dagli anni di Ronald Reagan. Trump certamente non interverrebbe con sue truppe o eserciti. La guerra sarebbe solo in Europa che verrebbe spianata, rasa al suolo".

Quanto al possibile uso di armi nucleare, Cacciari afferma: "L'Europa non è uscita bene dalla Seconda Guerra Mondiale anche se non ha avuto l'atomica come a Hiroshima, ma dubito che una guerra, se ci fosse, non vedrebbe anche l'uso di armi eccezionali, non se nucleari, ma certamente porterebbero alla distruzione globale dell'Europa".

"Ma - aggiunge il filosofo - ritengo che un compromesso tra Russia e Ucraina sia inevitabile partendo dalla situazione sul campo di battaglia". Quindi con alcune regione ucraina in mano a Mosca… "Certamente la Crimea, e non si discute, per gli altri territori bisognerebbe tornare agli accordi di Minsk siglati e firmati due volte ma che hanno fallito non per colpa dei russi ma perché Kiev non ha concesso alcuna autonomia alle regioni a stragrande maggioranza russofona dell'Ucraina. Poi Putin è dalla parte del torto per l'invasione militare, ma dobbiamo spiegare ai russi e al mondo perché noi occidentali abbiamo accettato un referendum, sul principio dell'autodeterminazione dei popoli, che ha sottratto il Kosovo alla Serbia (storicamente una sua regione quasi sacra), riconoscendo l'indipendenza dello stesso Kosovo e non accettiamo i referendum in Crimea e Donbass. Non c'è più alcun diritto internazionale, nessuna regola. Vige solo il diritto del più forte, dell'animale".

"Esattamente - conclude Cacciari - la stessa cosa che è successa in Iraq e in altre zone del mondo come in Kosovo. Se non ci sarà la Terza Guerra Mondiale, ci sarà l'occupazione russa del Donbass, ancora una volta il diritto del più forte. Noi europei ci riempiamo tutti i giorni la bocca di parole come libertà e sovranità popolare e continuiamo a utilizzare due pesi e due misure. Bombardiamo Belgrado per togliere il Kosovo alla Serbia e non riconosciamo i referendum sull'autonomia del Donbass che sono una ovvietà essendo a stragrande maggioranza russa. E'' come se dopo la Seconda Guerra Mondiale avessero fatto un referendum in Alto Adige sull'unificazione con l'Austria e noi non avessimo accettato il risultato scontato. Siamo alle comiche".

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