Salvini apre a un governo di scopo. Rifare i collegi e poi subito le elezioni
In pole come premier la presidente del Senato Casellati
Matteo Salvini apre a un governo di scopo per rifare i collegi elettorali, dopo la scontata vittoria del sì al referendum costituzionale del 29 marzo sul taglio degli eletti, per portare il Paese alle urne. "Prima si vota meglio è", ha detto il leader della Lega a margine di un evento del Carroccio a Roma a chi gli chiedeva se la Lega fosse disposta a sostenere un governo di scopo. "Se serve un governo di due mesi per ridisegnare i collegi elettorali ci siamo - ha spiegato Salvini - ma non può esserci un governo mio con Pd o 5 Stelle: bisogna andare al voto. Questo governo - ha aggiunto il segretario leghista - non ha un'idea comune che sia una. Sta insieme solo per la paura di andare a votare".
"Il presidente della Repubblica non ha bisogno dei miei consigli. Ricordo - ha sottolineato il leader di via Bellerio - che Mattarella questa estate chiese un governo stabile, non litigioso, produttivo e con le idee chiare. Penso che dopo sei mesi tutti, dal Quirinale in giù, si sono resi contro che è un governo che sta insieme solo per la paura di andare a votare... Non ho ambizioni e richieste da fare, prima si voto e meglio è", ha precisato Salvini.
Il nome per guidare un esecutivo di pochissimi mesi che abbiamo come compito quello di ridisegnare i collegi elettorali, operazione necessaria con il taglio del numero dei parlamentari da 630 deputati a 400 e da 315 senatori a 200, è quello del presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
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