Salvini: "Berlusconi al Colle? Avrei fatto lo stesso". Pd: "Si rischiano le urne"
MATTEO SALVINI (LN) - “Berlusconi è salito al Quirinale perché non sa cosa gli succederà il 10 aprile. Nei suoi panni, probabilmente avrei fatto lo stesso”. Lo ha detto l’eurodeputato Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, intervenendo ad Agorà (Rai3). “Spero che, oltre alle sue vicende personali, abbia parlato anche dell’Italia di domani: – ha precisato Salvini – della riforma del Senato che non ha senso, della mezza riforma delle province che costa di più e poi di quello che è successo ieri alla Camera, che è incredibile. Mentre tutta l’Europa difende i propri territori, i propri cittadini e i propri lavoratori, noi spalanchiamo le porte dei carceri e spanchiamo i confini. Mi auguro quindi che abbiano parlato anche di questo”.
SISTO (FORZA ITALIA) - “Non penso che dopo l’incontro di ieri cambi qualcosa. Rivolgersi al Capo dello Stato non può che avere un valore di tipo interlocutorio. È un’interlocuzione doverosa, ma se qualcuno vuole scambiare questo incontro per un sos a Napolitano sbaglia”. Lo ha detto Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) intervenendo ad Agorà, su Rai3. “Se il leader del principale partito di opposizione incontra il presidente della Repubblica non ci trovo nulla di straordinario. – ha aggiunto Sisto – Si è parlato certamente di riforme e di difficoltà economiche e politiche. Non è escluso che si sia affrontato anche il tema dell’agibilità politica di Silvio Berlusconi, che credo costituisca uno dei temi della prossima campagna elettorale”.
LAURA PUPPATO (PD) - “Se è vero che le riforme si fanno insieme, la ‘corda corta’ di Berlusconi è che, nel momento in cui lui renderà chiaro agli italiani che in realtà ancora una volta antepone strumentalmente le sue necessità di carattere personale e aziendale al tema degli interessi del Paese, il rischio è che Forza Italia crolli e che tutti noi dovremo tornare alle urne. E noi speriamo che non sia così”. Lo ha detto Laura Puppato (Pd) intervenendo ad Agorà (Rai3). “Quanto a comunicazione, Berlusconi non è secondo a nessuno – ha aggiunto Puppato – e ha capito che in questo momento è opportuno far rinascere la sua laeadership che si è opacizzata. Ma stiamo attenti: Berlusconi ha una corda corta in mano oggi”.