Salvini ad Affaritaliani.it: pronto a fare il premier. Non ho paura
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Qual è il significato di queste elezioni regionali?
"Che abbiamo nove consiglieri regionali in Emilia Romagna. E che saranno i custodi di tutti i nostri impegni in campagna elettorale".
L'astensione è un segnale contro il governo Renzi?
"L'elettorato si è stufato di tutti. Di Renzi sicuramente, però è un segnale anche per me. Nel senso che evidentemente anche la Lega, seppur ai massimi storici di sempre, non è ancora abbastanza brava e abbastanza credibile per convincere chi è rimasto a casa".
Renzi dovrebbe dimettersi?
"No. Faccia quello che vuole. Dovrebbe smettere di parlare a vuoto e concretizzare qualcosa. E questo qualcosa non è il Jobs Act, che al contrario è solo una presa per il culo".
La Lega ha più che doppiato Forza Italia. Salvini ora è il leader del Centrodestra?
"Chi sarà il leader e soprattutto quale sarà il progetto e quale sarà il programma lo decidono i cittadini".
Ma i cittadini hanno detto che in Emilia Romagna la Lega vale più del doppio di Forza Italia...
"Questo mi riempie di orgoglio però voglio sapere che cosa ne pensano in tutta Italia".
Lei sarebbe pronto a candidarsi premier se ci fossero le elezioni politiche nella primavera del 2015?
"Noi abbiamo un progetto che secondo me è vincente ed è serio e che farebbe ripartire l'economia in Italia. Se io posso essere utile ci sono. Ma ripeto, non lo scelgo io".
Ma lei si vede a Palazzo Chigi o ha paura?
"Non ho certo paura, anche se tengo i piedi per terra. Ma pur di rilanciare il lavoro e di bloccare l'immigrazione io non ho paura di niente e di nessuno".
Non ha paura di andare a parlare con Obama e con la Merkel?
"Ma figuriamoci! Sicuramente ci andrei senza il cappello in mano".
Cosa dice oggi a Berlusconi?
"Servono idee chiare, coerenza e coraggio".
Il Patto del Nazareno è un errore?
"Mi sembra che il voto dell'Emilia Romagna dica che c'è un enorme spazio alternativo a Renzi, ma bisogna essere, appunto, alternativi a Renzi".
E non inciuciare con il premier...
"Non so. Ognuno fa i suoi ragionamenti".
Sul Quirinale ora dovranno dialogare con voi?
"Non mi interessa. Noi siamo piccolini a Roma, siamo 30 su 900. Non un discorso che mi interessa...".
E il flop di Grillo?
"Mi spiace per chi ci aveva creduto perché il M5S era partito con buoni presupposti poi però si è dimostrato, in termini concreti, nullo".
Quando nasce la Lega del Sud?
"E' già nata".
E come si chiama?
"Il nome è l'ultimo dei problemi. Ma il progetto è già nato".
Alle prossime regionali ci sarete anche in Campania, in Puglia...?
"Certamente sì".
E anche se si votasse alle Comunali a Roma?
"Ovunque".
Ci sarà il nome Salvini nel simbolo?
"Può essere".