Esclusivo Lega/ E' fatta: Salvini segretario federale
Di Alberto Maggi

E' fatta. Con l'ok di Umberto Bossi, che quindi si ritira dalla corsa, si realizzano le condizioni richieste da Matteo Salvini per diventare segretario federale della Lega Nord, ovvero che non ci fosse nessun dirigente contrario. Scontato il via libera di Maroni, dimissionario per concentrarsi sulla Lombardia, in cassaforte il sostegno di Giorgetti (come anticipato da Affaritaliani.it) ora è arrivato anche l'ok del Senatùr. Salvini, giornalista professionista classe 1973, sta facendo di tutto per non far trapelare notizie sulla sua futura leadership. Ma, salvo colpi di scena, accetterà se tutti sono d'accordo e per il bene del movimento. Tanto che l'attuale segretario della Lega Lombarda sta già studiando di economia, essendo un po' deboluccio su questo fronte. Con l'ascesa di Salvini si complicano i rapporti con il Pdl e Silvio Berlusconi.
Il "gianburrasca" padano, come lo chiamò anni fa Paolo Romani, non è un moderato e non ha mai visto di buon occhio le alleanze del Centrodestra. Quindi venderà cara la pelle prima di dire sì a nuove intese future con il Cavaliere o con Alfano. Lo schema è chiaro: Tosi - per accontentare i veneti - candidato premier alle primarie di coalizione (se ci saranno) e Salvini leader federale. Primo banco di prova le elezioni europee del prossimo anno. E, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il nuovo segretario vorrebbe non ricandidare gli storici eurodeputati come Speroni e Borghezio, proprio per dare un segno di rinnovamento. L'idea di Salvini, ancora da verificare con il diretto interessato, sarebbe quella di mettere nelle liste del Carroccio Tony Iwobi, l'assessore leghista del comune di Spirano (Bergamo) nato in Nigeria e già candidato alle Regionali in Lombardia (e non eletto per pochi voti). L'obiettivo sarebbe quello di dimostrare nei fatti a tutta l'Europa che la Lega di Salvini non è razzista come molti dicono (soprattutto all'estero).