Il commento/ Verso un Centrodestra secondo Matteo?
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Più del 40% degli italiani non sono andati a votare domenica scorsa. Quasi tutti - dicono i sondaggisti - di Centrodestra. Quindi il successo indiscusso e indiscutibile di Matteo Renzi e del suo Pd non chiude la porta a una possibile rimonta del Centrodestra. Il problema è capire quale Centrodestra. Silvio Berlusconi, vicino agli 80 anni e con una condanna definitiva, sembra ormai fuori dai giochi. E' vero che senza di lui Forza Italia avrebbe preso probabilmente attorno al 10%, ma è impensabile che sia lui, interdizione a parte, a competere con il giovane democratico di Firenze.
Rinnovamento è la parola chiave. Ma i notabili azzurri sembrano più vecchi tromboni che cavalli di razza su cui puntare. E nemmeno Giovanni Toti sembra avere quel quid per poter prendere in mano la leadership. C'è sullo sfondo l'ipotesi Marina, ma lei ha sempre negato e non è detto che la dinastia in Italia funzioni. Forza Italia pare dunque allo sbando, ma nemmeno Alfano se la passa bene. Ncd ha superato il 4% di pochissimo e solo grazie all'accordo con Casini. Lupi ha preso meno preferenze della Mussolini. E la Lorenzin, ministro del governo Renzi, è stata perfino trombata. Il Nuovo Centrodestra sembra più la stampella della sinistra che - nonostante il nome - il futuro del Centrodestra.
Ed è per questo che si apre una prateria per chi a destra vuole intraprendere la strada di Marine Le Pen. Quella che ha portato il Fronte Nazionale a essere il primo partito in Francia con il 25%. Lotta all'euro e all'Europa di banche e finanzieri. Questa è la chiave del successo, forse. Ed è per questo che la nuova Lega di Salvini ha messo da parte il federalismo, che ricorda tanto Bossi e i disastri del cerchio magico, per seguire l'esempio della Le Pen. Non a caso proprio ad Affaritaliani.it il leader del Carroccio si è lasciato scappare un sibillino "costruiremo qualcosa insieme a Fratelli d'Italia", la formazione della Meloni che per poco non ha eletto eurodeputati ma che ha guadagnato 300mila voti rispetto alle Politiche proprio puntanto sul no alla moneta unica e quasta Europa. Salvini-Meloni. Lega e Fratelli d'Italia. Forse il futuro del Centrodestra è più nelle loro mani che in quelle dell'anziano e spompato Silvio o negli improbabili colonnelli ex Pdl (poco importa se ora Forza Italia o Ncd).
Unendo le loro forze, Salvini e Meloni potrebbe avere quella capacità che serve per rimettere insieme i cocci del Centrodestra. Cosa che Forza Italia ha dimostrato di non saper e poter fare, oscillando tra europeismo e campagna anti-Merkel e tra dialogo con Renzi e opposizione. Due giovani, Salvini e Meloni, in grado di rimescolare le carte e con la loro verginità magari di poter intavolare un dialogo e recuperare i transfughi dell'Ncd. Verso un Centrodestra secondo Matteo?
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