Salvini replica a Tito Boeri, presidente Inps
Boeri: "servono migranti regolari"
Tito Boeri, Presidente dell’INPS, ha un nome roboante, quello di un imperatore romano ed infatti Matteo Salvini, Ministro dell’Interno e vicepremier glielo ha generosamente riconosciuto definendolo: “un fenomeno” e lui l’ha presa male replicando che non si farà intimidire (è in scadenza nel 2019).
Tito Boeri, è stato dal 1996 alla sua nomina in INPS, direttore scientifico della fondazione De Benedetti e da quando è stato designato -dalla politica- ai vertici dell’istituto previdenziale ha esternato con regolarità contro la politica e contro i politici. Ma questo ci potrebbe anche stare dati i tempi, se non fosse appunto che la sua è stata una nomina politica. Quella che Boeri pratica con continuità è l’invasione di campo, proprio della politica. Sue le affermazioni che gli immigrati sono determinanti per le pensioni italiane, dimenticando che magari quegli introiti si sarebbero comunque avuti dagli italiani stessi, se ci fossero stati i posti di lavoro liberi.
Salvini, dopo le ultime esternazioni di Boeri alla presentazione dell’annuale rapporto INPS, ha replicato:
“L’immigrazione positiva, pulita, che porta idee, energie e rispetto è la benvenuta. Il mio problema sono i delinquenti, come quello che ha ammazzato un italiano di 77 anni a Sessa Aurunca, preso a pugni da una di queste ‘risorse’ che ci dovrebbero pagare le pensioni. Perché c’è ancora qualche fenomeno, penso anche al presidente dell’Inps, che dice che senza immigrati è un disastro. Ma ci sarà tanto da cambiare anche in questi apparati pubblici”
Luigi Di Maio, ministro del Lavoro, ha invece commentato:
«Non so se andremo d'accordo su tutto ma sul tema delle pensioni d'oro e dei vitalizi lavoreremo bene»
Boeri è espressione del mondialismo anti-sovranista de benedettiano. Un certo modo di fare impresa, formalmente “di sinistra”, ma poi dedita solo ai propri interessi imprenditoriali come il caso Olivetti, con la fine dell’informatica nazionale, dimostra.
Ne ho scritto ieri: https://www.affaritaliani.it/cronache/olivetti-de-benedetti-storia-informatica-italiana-548868.html